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Viterbo, schiaffi e calci ad alunno disabile: sospesa assistente scolastica

03 aprile 2014 | 11.27
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Viterbo, schiaffi e calci ad alunno disabile: sospesa assistente scolastica

Minacce, schiaffi, calci e insulti da un'assistente scolastica a un ragazzino disabile di 12 anni. E' successo in una scuola di Viterbo, dove ieri mattina gli agenti della squadra mobile di Viterbo, guidati da Fabio Zampaglione, hanno dato esecuzione al provvedimento di sospensione dall'esercizio dalle pubbliche funzioni di servizio nei confronti di una dipendente cinquantenne di una cooperativa che si occupa del sostegno di persone portatrici di handicap.

Il provvedimento, emesso dal gip presso il Tribunale di Viterbo, scaturisce dalle indagini del personale della sezione specializzata della Squadra Mobile, avviate dopo la segnalazione della madre di un ragazzo gravemente disabile di 12 anni che frequenta una scuola del capoluogo, relativa a presunti maltrattamenti cui sarebbe stato sottoposto il figlio durante le lezioni. In particolare la donna riferiva che il minore aveva confidato a lei e ai medici che lo hanno in cura fatti che l'avevano insospettita sul metodo educativo adottato dall'assistente.

Il ragazzino, sentito nelle forme dell'audizione protetta, alla presenza di esperti di psicologia infantile, ha raccontato di essere vittima di episodi di maltrattamento, di varia natura, durante l'orario scolastico. Racconti che hanno trovato riscontro nelle intercettazioni video-ambientali nelle aule dell'istituto frequentato dalla vittima, che hanno documentato episodi in cui la donna si rendeva protagonista di percosse, schiaffi, calci, spintoni, immobilizzazioni violente nei confronti dell'alunno.

Sono state anche registrate numerose conversazioni dal contenuto vessatorio, dal momento che il piccolo, durante le lezioni, era minacciato, offeso e deriso. L'assistente e' accusata di maltrattamenti nei confronti di un minore disabile, a lei affidato per ragioni di cura, educazione, vigilanza e custodia, con l'aggravante di aver commesso il fatto nei riguardi di un minore degli anni 18.

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