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Roma, ex fantino gambizzato a Tor Pagnotta: in tre arrestati dai Carabinieri

15 aprile 2014 | 18.27
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Roma, ex fantino gambizzato a Tor Pagnotta: in tre arrestati dai Carabinieri

Tre persone sono state arrestate dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma perché ritenute responsabili, in concorso tra loro, di una tentata estorsione che culminò con la gambizzazione di Alessandro Contino, ex fantino, residente ad Aprilia (Latina), avvenuta il 2 febbraio del 2012. Contino fu trovato in via di Tor Pagnotta, a Roma, con una ferita d'arma da fuoco a una gamba.

In manette, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal gip del Tribunale di Roma, su richiesta della Procura della Repubblica di Roma-Dda, sono finiti tre uomini, tutti originari di Napoli e pregiudicati.

All'epoca dei fatti l'ex fantino dichiarò di essere stato vittima di una rapina da parte di alcuni stranieri che, nella concitazione, avevano esploso alcuni colpi di pistola. Le indagini dei carabinieri hanno invece dimostrato che il 2 febbraio 2012, Contino fu prelevato dalla sua abitazione di Aprilia da Gennaro Rizzo e Giuseppe Loffredo, che minacciandolo con una pistola lo portarono a Roma, dove Loffredo gli sparò alle gambe come punizione per il mancato pagamento di un debito contratto con Di Giovanni.

L'uomo fu poi lasciato in via di Tor Pagnotta e gli fu intimato di denunciare alle forze dell'ordine di essere stato vittima di una rapina. Agli indagati è stata contestata l'aggravante di aver agito con metodo mafioso, avvalendosi della forza intimidatrice derivante dalla loro vicinanza a contesti di criminalità organizzata di tipo camorristico.

Di Giovanni, infatti, è considerato vicino a Michele Senese, negli anni '70 e '80 affiliato alla confederazione camorristica denominata Nuova Famiglia e successivamente trasferitosi a Roma, dove è divenuto elemento apicale della malavita organizzata romana di matrice camorristica. Senese è oggi detenuto per omicidio.

Gennaro Rizzo e Giuseppe Loffredo si trovavano già reclusi a Regina Coeli perché arrestati il 21 marzo scorso in flagranza di reato, sempre dai carabinieri di via in Selci, per una tentata rapina in un esercizio commerciale. Nella circostanza i due erano armati di una pistola semiautomatica calibro 9.

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