"Un episodio gravissimo, che mostra come la mancanza di sicurezza non sia una paura campata in aria, ma un'emergenza reale. Servono controlli capillari in tutti i quartieri, presidi su tutto il territorio da parte delle forze dell'ordine e della polizia municipale, applicando alla lettera il regolamento di polizia urbana". Lo ha detto Gianna Scatizzi, candidata sindaco di Ncd e Udc, commentando l'episodio del Primo Maggio, che ha visto una commerciante ambulante e i suoi due figli di 25 e 24 anni aggrediti da una banda di nordafricani.
La donna, 55 anni, è stata presa a calci e pugni in tutto il corpo: oltre a numerosi lividi, ha riportato un trauma cranico con 3 punti di sutura in testa, e una costola fratturata. I figli hanno ricevuto morsi e pugni, con segni su tutto il corpo, con alcune ferite da cui è fuoriuscito sangue. Solo due dei sette-otto aggressori sono stati fermati e identificati dalle polizia, gli altri sono riusciti a fuggire. La signora (nome di fantasia Lucia) e la figlia (nome di fantasia Marta, per evidenti ragioni di sicurezza non sono stati utilizzati i nomi veri) hanno preso parte a una conferenza stampa nella sede del comitato elettorale della Scatizzi, stamane in via Orsini 109R.
"Ci hanno prima insultate, poi prese a calci e pugni, morsi e graffi - racconta Marta -. Prima erano cinque donne, poi si sono aggiunti due-tre uomini. Quando è intervenuta la polizia, che ringraziamo sentitamente, purtroppo quasi tutti gli aggressori erano fuggiti, solo due donne di 20 e 50 anni sono state identificate e poi rilasciate. Noi non ci sentiamo tutelati, come lavoratori e come cittadini. Non è possibile essere vittime di episodi del genere a Firenze: l'amministrazione comunale faccia qualcosa". (segue)