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Ict, con DDay firma digitale remota e open data

05 maggio 2014 | 15.52
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Ict, con DDay firma digitale remota e open data

Roma, 5 mag. (Adnkronos/Labitalia) - Prende il via oggi, in Friuli Venezia Giulia, una vera rivoluzione digitale: tutto il territorio regionale vivrà circa 120 eventi dedicati alla cultura telematica. Si tratta degli eventi promossi nell'ambito di 'Go on Fvg' per permettere a tutti, ma soprattutto ai più giovani, a quelli non più proprio giovani (gli over 54), alle piccole e medie imprese, alla pubblica amministrazione di migliorare efficienza e qualità grazie a un migliore e maggiore utilizzo delle potenzialità dello strumento Internet, come ha ricordato la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani.

Tra le novità che saranno attivate, il 'Registration Day', ovvero il servizio di firma digitale remota. Circa 130 dirigenti della Regione Friuli Venezia Giulia potranno firmare digitalmente, e in totale sicurezza, gli atti deliberativi, utilizzando un'apposita 'app' scaricata sul proprio cellulare.

Nella sede di Insiel Spa, a Trieste, invece, è stata presentata la piattaforma Open Data, attraverso cui il cittadino, l'imprenditore, il professionista e le amministrazioni potranno avere accesso ai dati aggiornati e certificati che progressivamente arricchiranno il sistema, e utilizzarli anche a scopo commerciale.

Al DDay partecipano anche le associazioni di settore, come Confindustria Udine, che ha organizzato un convegno sulle 'Smart Cities', un'opportunità per cittadini e imprese. Nel convegno dedicato a palazzo Torriani alle città e ai territori intelligenti è intervenuta l'assessore regionale all'Ambiente e all'Energia, Sara Vito, che ha ricordato come "il Friuli Venezia Giulia sia la prima regione d'Italia a rispondere alla chiamata di Go On Italia: si tratta di una vera sfida, ma anche di una grande opportunità in cui la nostra Regione vuole dire la propria parola proponendosi come laboratorio di nuove idee".

Roberto Collavizza, capogruppo aziende Informatica e Telecomunicazioni di Confindustria Udine, ha evidenziato come sia fondamentale far passare il concetto della interoperabilità tra pubblico e privato. "Nel contesto dell'Agenda digitale - ha infatti sottolineato - è fondamentale la collaborazione tra istituzioni pubbliche e imprese private per portare più valore aggiunto in termini di servizi ai cittadini".

"Stiamo parlando - ha osservato Luigi Gregori, presidente Raggruppamento Consultivo aziende dei Servizi Innovativi e Tecnologici - di una nuova filosofia dove le imprese del terziario possono e devono reinventarsi con servizi che sfruttano l'intelligenza delle infrastrutture per ottimizzare e migliorare l'ambiente in cui viviamo. Smart non sono solo sensori e connettività, ma anche la reattività con cui le nuove tecnologie devono essere disponibili".

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