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Firenze: Psi, no a chiusura centro prelievi ospedale S.M. Annunziata

11 marzo 2014 | 16.10
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''No alla chiusura del Centro prelievi dell'ospedale Santa Maria Annunziata''. A pronunciarsi contro la decisione assunta dalla Asl 10 è il consigliere regionale del Psi Pieraldo Ciucchi, che ha presentato una mozione in Consiglio regionale per chiedere alla Giunta regionale di rivedere una scelta ''inopportuna e non motivata dalle funzioni, dal ruolo e dalla attività esercitata da questo servizio per l'ospedale e per tutta la zona Firenze Sud Est''.

''Come si evince dai dati che emergono dai flussi di accesso al centro prelievi - spiega Ciucchi - la quantità dei medesimi nel corso dell'anno è pari a 60 mila con un bacino di utenza che diversamente sarebbe privo di un servizio così importante sia per l'Ospedale che per il territorio''. Il consigliere ricorda a questo proposito ''l'articolata e importante attività che questo servizio assicura ad attività come la preparazione degli antiblastici, le corsie preferenziali per utenti come i malati cardiologici, la terapia del cumadin, i prelievi interni che nel corso della giornata vengono richiesti dal servizio di radioterapia ed oncologia del presidio, degli accessi dedicati a utenti del servizio di ostetricia e ginecologia e delle stesse attività dei reparti dell'Ospedale''.

Ciucchi chiede perciò l'intervento diretto dell'assessore regionale al Diritto alla Salute presso la Direzione Generale della Asl 10 di Firenze ''per confermare l'attività del centro prelievi dell'ospedale ed anzi per incrementare nelle 12 ore del giorno l'attività di questo settore''. ''Siamo convinti - dice ancora Ciucchi - che le motivazioni addotte dalla Asl per giustificare questa decisione siano infondate. Se il problema sono i lavori di ristrutturazione del piano terra dell'ospedale, esistono infatti alternative praticabili nel periodo dei lavori sia all'interno del presidio sia presso la contigua area del centro sangue. Se il problema è il contenimento dei costi, come sostiene la Direzione Generale, siamo ancora più convinti di trovarci di fronte a motivazioni pretestuose - conclude - dal momento che a fronte dei reali costi che comporta, pari a circa 150 mila euro, il pacchetto offerto ai privati per l'assegnazione dei prelievi è di circa 240 mila euro''.

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