Cgil, Cisl e Uil della Basilicata terranno il 4 marzo un presidio davanti al Palazzo della Regione a Potenza per chiedere con urgenza lo sblocco dei fondi per la mobilita' in deroga che spetta a 2 mila lavoratori lucani. I sindacati lamentano che i lavoratori sono ''senza un soldo da cinque mesi'' ed ora e' arrivata un'altra ''doccia fredda''.
A gennaio, infatti, era stato firmato un accordo per sbloccare i pagamenti. La Regione aveva deciso di anticipare all'Inps 10 milioni di euro ma ''per ragioni regolamentari'' questo trasferimento non e' possibile. Le organizzazioni protestano anche perche' ''l'assegno che sara' pagato tra qualche giorno (riferito al mese di ottobre) sara' decurtato del 23 per cento''.
I sindacati, inoltre, chiedono alla Regione ''la definizione di programma di politica attiva del lavoro, finanziato con le risorse del fondo sociale europeo, che dia un minimo di prospettive occupazionali alla sempre piu' affollata platea dei lavoratori in mobilita'''. L'assessore lucano al Lavoro, Raffaele Liberali, ha fissato al 3 marzo un incontro a Roma con Inps e Ministero del Lavoro per approfondire la questione degli ammortizzatori in deroga che non si possono erogare.