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Dia di Bari sequestra beni per mezzo milione a 45enne, tra prove intervista tv

10 febbraio 2014 | 12.34
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Dia di Bari sequestra beni per mezzo milione a 45enne, tra prove intervista tv

La Direzione Investigativa Antimafia di Bari ha sequestrato due immobili, due autovetture e due aziende, a un uomo di 45 anni, di Gravina in Puglia, in esecuzione di un provvedimento del Tribunale del capoluogo pugliese che ha accolto la proposta formulata dal direttore della Dia, Arturo De Felice.

In particolare, gli agenti del Centro Operativo hanno condotto una analisi approfondita del patrimonio dell'intero nucleo familiare di D.A., con precedenti per contrabbando di sigarette (per il quale ha riportato piu' condanne dal 1998 al 2003), estorsione ed usura (proprio per quest'ultimo reato e' stato anche arrestato a settembre del 2011), e per detenzione di stupefacenti, truffa, detenzione e porto d'arma.

Destinatario anche di avvisi orali del questore che lo ammoniva a tenere un comportamento corretto, D.A. ha mostrato una disponibilita' notevole di risorse economiche e finanziarie. Gli investigatori hanno ricostruito versamenti ingenti di somme di denaro in contanti, per circa 370.000 euro nel periodo 2006/2013, oltre che acquisti ed investimenti. L'ipotesi formulata dalla Dia, accolta dal Tribunale che deve ora pronunciarsi sulla confisca definitiva, e' che l'intero patrimonio detenuto possa essere, anche in parte, riconducibile a proventi dell' attivita' delittuose, secondo le previsioni del Codice Antimafia.

Peraltro, gli investimenti effettuati, come accertato dagli agenti dell'Antimafia di Bari, sono apparsi sproporzionati rispetto le entrate lecite dell'intero nucleo familiare. I due beni immobili sequestrati si trovano a Gravina e Rimini e sono intestati a D.A. e alla figlia maggiorenne. Inoltre i sigilli hanno riguardato due internet point, sale da gioco e scommesse, una sempre a Gravina e l'altra a Irsina (Matera). Oltre ai sigilli alle due sale giochi, il Centro Operativo di Bari ha sequestrato anche due auto, tra cui una Bmw X6, acquistata recentemente a un prezzo di oltre trentamila euro, e soldi rinvenuti sui conti correnti.

I beni, complessivamente stimati in circa mezzo milione di euro, sono stati affidati ora alla gestione di un amministratore giudiziario nominato dal Tribunale. Particolare interessante emerso durante le indagini della Dia e' stata una intervista rilasciata dall'intero nucleo familiare alla trasmissione 'Lucignolo' in onda su Italia 1, nella quale, commentando un intervento di chirurgia estetico non soddisfacente, il capofamiglia si lamentava di aver cosi' speso ventisettemila euro: di questa spesa gli agenti della Dia non hanno trovato traccia sui conti correnti.

L'aggressione ai patrimoni illeciti, costituiti con i proventi di delitti, rappresenta il fulcro della attivita' della Dia ed il Centro Operativo di Bari, nell'anno appena trascorso, ha operato sequestri, sia di prevenzione che giudiziari, nonche' confische per circa cinque milioni di euro.

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