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Roma, spara a due ragazzi che giocano a pallone in cortile: arrestato

20 maggio 2014 | 18.13
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Roma, spara a due ragazzi che giocano a pallone in cortile: arrestato

Ha sparato a due ragazzi di 21 e 22 anni che stavano giocando a pallone in cortile perché era infastidito dal troppo rumore. L'uomo, R.A., incensurato di 57 anni, è stato arrestato dalla squadra mobile di Roma con l'accusa di tentato omicidio e lesioni.

Ieri la sala operativa della questura ha segnalato in via Giustiniano Imperatore l'esplosione di colpi d'arma da fuoco da parte di un uomo armato di una pistola, con conseguente ferimento a un braccio di un ragazzo di ventidue anni. Il personale della VI Sezione Contrasto al Crimine Diffuso della Squadra Mobile intervenuto sul posto, ha rintracciato un uomo, perfettamente corrispondente alle caratteristiche segnalate che, sottoposto ad attività di perquisizione locale è risultato possessore di una pistola revolver 357 Magnum marca Smith & Wesson.

Mentre il personale del locale Gabinetto Interregionale di Polizia Scientifica ha proceduto ai rilievi di competenza, alla repertazione del materiale rinvenuto e alla prova dello stub sul fermato, la Squadra Mobile ha identificato e interrogato sei testimoni oculari che hanno reso dichiarazioni concordi e univoche tali da poter ricostruire in poche ore la dinamica della vicenda.

Nel dettaglio, i ragazzi, intenti a giocare a pallone all'interno del cortile condominiale, venivano avvicinati dal R.A. incensurato di anni 57 che, dopo essere uscito dal portone infastidito dal loro vociare, ha cercato di impossessarsi del pallone e, al suo rifiuto, lo ha colpito al volto con un pugno.

Ne è nata una colluttazione al termine della quale il R.A. ha estratto il revolver e, dopo aver puntato l'arma all'altezza del petto del ventiduenne, ha esploso un primo colpo d'arma da fuoco che solo fortuitamente non ha colpito il ragazzo.

Dopo pochi attimi l'uomo ha puntato la pistola all'altezza del viso di L.N., anch'egli di 22 anni, per poi esplodere stavolta verso il basso un secondo colpo che, dopo aver colpito il pavimento, è rimbalzato e ha attinto il predetto all'avambraccio sinistro.

Essendo emersi chiari e univoci elementi di reità a carico del R.A., riconosciuto in sede si attività d'individuazione fotografica dai testi escussi, lo stesso è stato dichiarato in stato di arresto ed associato presso la casa circondariale di Regina Coeli a disposizione dell'Autorità giudiziaria procedente.

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