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Al Forum del Terzo settore un seminario sui Fondi europei 2014-2020

21 maggio 2014 | 14.08
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Al Forum del Terzo settore un seminario sui Fondi europei 2014-2020

Il ruolo dei Fondi strutturali europei 2014-2020, le risorse che il Terzo settore è chiamato a mettere in campo, insieme agli altri stakeholder, per rispondere con azioni che incidano sui territori e che rientrino nella politica di coesione sociale dell’Unione europea. Questi i temi del seminario ‘Fondi europei 2014-2020 e il ruolo del terzo settore’, organizzato per venerdì 23 e sabato 24 maggio, a Roma, dal Forum nazionale del Terzo settore con il sostegno e la collaborazione della Fondazione Con il Sud.

La due giorni serve per presentare l’accordo di partenariato 2014-2020, confrontarsi sugli obiettivi e i risultati attesi della programmazione, sull’accesso al credito e su come costruire partenariati di successo, sui Fondi europei e su quello che sarà il coinvolgimento del Terzo settore, con la presentazione di esperienze e di buone pratiche di programmazione.

Il seminario sarà anche l’occasione per riflettere e fare tesoro delle criticità del periodo precedente. Per Pietro Barbieri, portavoce del Forum nazionale del Terzo settore, “i Fondi strutturali europei sono un’occasione sostanziale di crescita per il nostro Paese che questa volta non dobbiamo lasciarci sfuggire”. “Nella precedente programmazione -ricorda- ci siamo trovati a partecipare con un ruolo subalterno, costretti a subire le inefficienze altrui. Per i prossimi sette anni vogliamo intervenire con un ruolo di primo piano nell’accordo di partenariato e nello sviluppo locale perché non sia anche questa un’occasione mancata”. “La riflessione promossa dal Forum Terzo settore -osserva Carlo Borgomeo, presidente Fondazione Con il Sud- è particolarmente importante e di grande attualità. A me pare che la questione prioritaria, in questa fase, non sia tanto la perfetta articolazione degli obiettivi, quanto piuttosto affrontare con la necessaria discontinuità le modalità di spesa, di assistenza tecnica, che, in quest’area, vanno particolarmente innovate. Sono sotto gli occhi di tutti i ritardi e le inefficienze, alcune clamorose, registrati nel periodo 2007-2013”.

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