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All’Humanitas di Milano un ‘Gps’ per operare al cervello

11 giugno 2014 | 16.54
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L’obiettivo è ‘sparare’ il raggio-bisturi cybernetico solo sulle cellule malate, risparmiando le zone sane. La radiochirurgia Edge può, infatti, contare su un sistema chiamato ‘Calypso’ che, attraverso onde elettromagnetiche, rileva l’esatta posizione del tessuto da colpire

All’Humanitas di Milano un ‘Gps’ per operare al cervello

Un ‘bisturi invisibile’, progettato per la cura dei tumori inoperabili al cervello, ma anche a polmone, prostata, pancreas e fegato. L’acceleratore ‘Edge Radiosurgery’, questo il nome dell’apparecchiatura hi-tech made in Usa, entra nel parco macchine dell’Istituto Humanitas di Rozzano, dopo avere debuttato a Lisbona in Portogallo e a Detroit negli Stati Uniti.

‘Edge’, spiegano dall’Istituto milanese, promette di migliorare il trattamento di neoplasie cerebrali come gliomi, metastasi, piccoli neurinomi e meningiomi, grazie a un sistema innovativo che, attraverso una maschera aperta che lascia liberi gli occhi del paziente, è in grado di rilevare la superficie del volto e di monitorare i naturali spostamenti del tessuto bersaglio durante la terapia. Applicata a piccoli tumori polmonari in stadio iniziale, carcinomi alla prostata, lesioni pancreatiche o neoplasie del fegato, la radiochirurgia Edge può invece contare su un sistema chiamato ‘Calypso’ che, grazie all’impianto ambulatoriale e mininvasivo di piccoli marker detti ‘beacons’, attraverso onde elettromagnetiche rileva come fosse un Gps l’esatta posizione del tessuto da colpire e i suoi movimenti nel tempo.

L’obiettivo è ‘sparare’ il raggio-bisturi cybernetico solo sulle cellule malate, risparmiando le zone sane. “Grazie a questo sofisticato sistema - sottolinea Marta Scorsetti, responsabile di Radioterapia e Radiochirurgia all’Humanitas - è possibile utilizzare frazionamenti non convenzionali della dose, rendendo i trattamenti stereotassici sempre più efficaci. Considerando che sempre più pazienti sono anziani e affetti da più malattia, dunque non suscettibili di trattamenti chirurgici, la Radioterapia stereotassica corporea (Sbrt) rappresenta una valida alternativa non invasiva e altamente efficace nel trattamento di diversi tipi di tumori solidi”. Alcuni dei quali trattabili “ambulatorialmente in 3-4 sedute”.

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