Il pm aveva chiesto il rinvio a giudizio con le accuse di truffa aggravata, appropriazione indebita ed estorsione ai danni della società. Il giudice ha dichiarato il non luogo a procedere per prescrizione, per alcuni episodi di truffa contestati, ed ha assolto nel merito 'perché il fatto non sussiste' gli imputati accusati di appropriazione indebita
Il gup del Tribunale di Bari, Sergio Di Paola, ha prosciolto i 18 imputati, vertici nazionali e territoriali della Unicredit Banca d'Impresa spa, per i quali il pm della Procura del capoluogo pugliese, Isabella Ginefra, aveva chiesto il rinvio a giudizio con le accuse, a vario titolo, di truffa aggravata, appropriazione indebita ed estorsione ai danni della societa' Divania srl di Modugno.
Il giudice ha dichiarato il non luogo a procedere per prescrizione, con riferimento ad alcuni episodi di truffa contestati, mentre ha assolto nel merito 'perche' il fatto non sussiste' gli imputati che erano accusati di appropriazione indebita. Tra gli imputati c'erano anche i due componenti del consiglio di amministrazione di Unicredit, Luca Fornoni e Davide Mereghetti.
Secondo l’accusa, derivati ad altissimo rischio sottoscritti con Unicredit avrebbero portato l’azienda che produceva divani al fallimento nel 2006. Unicredit, questa l’ipotesi accusatoria non condivisa dal gup, non avrebbe informato correttamente dei rischi connessi agli strumenti di finanza complessa che la societa’ Divania stava acquistando. Anzi sarebbero stati presentati come sicuri.
Il pm Ginefra aveva chiesto il processo anche per il responsabile erogazione crediti della direzione regionale centro sud Roma della Unicredit Corporate Banking spa, Francesco Conteduca, e per il responsabile della direzione regionale centro sud Roma della Unicredit Corporate Banking spa, Alfredo Protino.