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Camorra: Iovine, Schiavone propose di uccidere Zagaria

23 giugno 2014 | 15.37
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La dichiarazione nel corso dell'interrogatorio in videoconferenza nel processo per le minacce ai giornalisti Roberto Saviano e Rosaria Capacchione, in corso a Napoli. E sul processo Spartacus ha affermato che non fu possibile ‘aggiustarlo’, come sarebbe avvenuto in altri casi, per la troppa attenzione dei media

Camorra: Iovine, Schiavone propose di uccidere Zagaria

Il clan dei Casalesi "non aveva alcun futuro" e lo dimostrava il fatto che con Michele Zagaria "non c'era piu intesa", al punto che Francesco Schiavone, detto Sandokan, "propose di uccidere Zagaria". Lo ha detto Antonio Iovine nel corso dell'interrogatorio in videoconferenza nel processo per le minacce ai giornalisti Roberto Saviano e Rosaria Capacchione, in corso davanti alla sesta sezione del Tribunale di Napoli.

Spiegando il motivo della sua scelta di collaborare con la giustizia, Iovine ha ribadito che "il clan non ha nessun futuro ed e' giusto fare un passo avanti e dare un senso alla vita". Gia' prima del suo arresto, Iovine riteneva che quello dei Casalesi "non fosse piu' un clan": "Eravamo agli sgoccioli - ha aggiunto - non c'era piu' comunicazione, ognuno andava per i fatti suoi".

Sul processo Spartacus c’era “un’attenzione delle televisioni, dei giornali e dei media mai vista nella storia della camorra casertana” e, per questo motivo, non fu possibile “aggiustare” il processo in appello come sarebbe avvenuto in altri casi. E’ un passaggio dell’interrogatorio di Antonio Iovine, collegato in videoconferenza nell’aula dove si svolge il processo per le minacce ai giornalisti Roberto Saviano e Rosaria Capacchione, davanti alla terza sezione penale del Tribunale di Napoli.

Iovine ha risposto alle domande del pm della Dda Cesare Sirignano; in particolare, gli e’ stato chiesto perche’, dopo aver raccontato di aver avuto la possibilita’ di rovesciare in appello sentenze di condanna in primo grado, nel caso del processo Spartacus questo non avvenne.

L’avvocato Michele Santonastaso, imputato nel processo e al tempo avvocato di Iovine, “mi lascio’ intendere un percorso normale nel caso di Spartacus - ha detto Iovine - perche’ era al centro dell’attenzione e seguito in maniera vigile, stavamo tutti i giorni sui giornali e in tv. Una cosa mai successa nella storia della camorra casertana, era chiaro che qualcosa era cambiato”.

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