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Expo 2015, Cantone s’insedia: “Appalti poco chiari, in Italia corruzione sottovalutata”

26 giugno 2014 | 15.44
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Il magistrato anticorruzione: “Non sono l’uomo della provvidenza, credo nella prevenzione”. Dalla prossima settimana al via l’attività di controllo della task force

Expo 2015, Cantone s’insedia: “Appalti poco chiari, in Italia corruzione sottovalutata”

Molti appalti giudicati “poco chiari” con un livello di trasparenza “poco comprensibile”. Il magistrato anticorruzione, Raffaele Cantone, insediatosi negli uffici della Prefettura di Milano per vigilare sugli appalti legati ad Expo, ha spiegato nel corso di una conferenza stampa che l’Anac, a prescindere dal decreto, stava “già facendo un esame sui contratti e aveva chiesto spiegazioni a Expo Spa. Molti di questi appalti - ha detto Cantone - erano poco chiari”.

Anche per questo il presidente dell’Anac ha sottolineato che saranno fatti esami che serviranno “per dare indicazioni alla società”. Per il magistrato ora si tratta di fare “un salto di qualità sul piano della trasparenza, anche per recuperare da un punto di vista di immagine internazionale facendo venire meno aspetti di opacità che finora si sono verificati”.

Per Cantone quello della corruzione è un problema che è stato sottovalutato a livello generale negli ultimi anni. Rispondendo a una domanda, il magistrato ha sottolineato come per Expo “è evidente che la prima preoccupazione sia stata legata alle possibili infiltrazioni mafiose” dal momento che, com’è emerso, “la Lombardia non è mafia-free” soprattutto per quel che riguarda la penetrazione della ‘ndrangheta “fortissima nei lavori pubblici”.

In generale comunque, e non solo per Expo, ha aggiunto Cantone, “c’è stata una sottovalutazione della corruzione negli ultimi anni in assenza di fatti eclatanti. Si pensava forse che fosse stata debellata invece continuava a ‘lavorare’ indisturbata. E’ un dato sotto gli occhi di tutti, è stato oggettivamente sottovalutato”.

“L’attività concreta’’ della task force anticorruzione inizierà dalla prossima settimana. Cantone opererà dalla sede della Prefettura di Milano, dove gli sono stati messi a disposizione degli uffici. “Non sono l’uomo della provvidenza, né ho la bacchetta magica” ha affermato il magistrato. Quanto alle misure necessarie per controllare il fenomeno della corruzione, al di là dei poteri a lui conferiti, “aumentare le pene non serve a nulla”, ha sottolineato rispondendo a una domanda. Personalmente, ha aggiunto, “credo molto nella prevenzione” che è un’arma che può rivelarsi “rapida” ed efficace.

Cantone ha quindi annunciato che uno dei primi temi oggetto di accertamenti da parte dell’Anac sarà il commissariamento degli appalti e che al commissario unico di Expo Milano 2015, Giuseppe Sala, avanzerà la proposta di “inserire in tutti i contratti la norma della legge Severino che prevede la revoca dell’appalto in condizione di gravi violazioni’’.

Sala: arrivo Cantone ci mette in condizione di lavorare - “L’arrivo di Cantone e dei suoi poteri ci mette finalmente in condizione di agire con più rapidità - ha commentato Giuseppe Sala - Dalla prossima settimana si comincerà a lavorare e cominceremo ad avere incontri operativi, questo è l’elemento qualificante”.

Bracco: Cantone positivo, procedere velocemente - Per Diana Bracco, presidente della società Expo 2015 e del Padiglione Italia, “l’arrivo di Cantone è un fatto molto positivo, noi vogliamo andare avanti molto velocemente”. “Chiaramente in questo modo abbiamo anche la sicurezza di muoverci nei giusti binari - ha spiegato Bracco - quindi mi sembra ottimo per il nostro iter, che è da accelerare”. La presenza del magistrato anticorruzione, ha concluso Bracco, “aiuterà per l’urgenza, anche perché ormai non conto più i giorni” che mancano ad Expo.

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