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L'Onda Pride sfila in dieci città. A Palermo una passante a Crocetta: "Bravo facissi la festa ai gay"

28 giugno 2014 | 19.44
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Secca la risposta del presidente siciliano alla signora: "Questa mi sa di preparata". Cortei ad Alghero, Bologna, Catania, Lecce, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Torino e Venezia. Francesca Pascale e Vittorio Feltri si iscrivono all'Arcigay

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L'Onda Pride scende in piazza in dieci città italiane. La manifestazione nazionale del movimento Lgbt celebra la giornata dell'orgoglio, quella dei moti di Stonewall, che nel 1969 diedero vita alle rivendicazioni di gay, lesbiche e trans. Cortei ad Alghero, Bologna, Catania, Lecce, Milano, Napoli, Palermo, Perugia, Torino e Venezia. Tra le rivendicazioni c'è anche il riconoscimento delle unioni tra persone dello stesso sesso.

Torino. Migliaia di persone hanno sfilato per le vie del centro del capoluogo piemontese. Tra i carri i manifestanti hanno ballato a suon di musica, circondati da bolle di sapone, boa, piume e parrucche colorate. Per la prima volta Sergio Chiamparino era presente da presidente della Regione Piemonte al Torino Pride. "La diversità è un diritto - ha detto Chiamparino -, l'uguaglianza un dovere". "Sono sposato e tendenzialmente fedele" ha risposto, poi, con una battuta a una proposta di matrimonio, improvvisata da un partecipante al corteo. Il neo governatore ha stretto mani e accettato di portare il braccialetto rosa simbolo della manifestazione. Tra i 'doni' di piazza al neo presidente, anche un preservativo. A rivolgere un saluto il sindaco di Torino, Piero Fassino che ha sottolineato come sia "tempo che l'Italia adotti leggi e ordinamenti che contrastino ogni forma di omofobia" e che "Parlamento e istituzioni compiano rapidamente scelte irreversibili di civiltà e libertà".

Palermo. "Bravo, bravo facissi (faccia ndr.) la festa ai gay". Così una passante si è rivolta in dialetto palermitano al presidente della Regione Rosario Crocetta al passaggio del corteo. "Questa mi sa di preparata" ha risposto il presidente siciliano. E' stato proprio Crocetta con il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando a tenere lo striscione d'apertura del corteo con il confalone della Regione. "Negli anni Settanta - ha detto Crocetta - si diceva il pane e le rose a indicare che la qualità della vita è data anche dal diritto di aver riconosciuto le nostre libertà, i nostri bisogni e fra questi c'è anche l'amore". Leoluca Orlando ha voluto mettere l'accento sul fatto che "i diritti di Lgbt devono essere riconosciuti come diritti umani e in quanto tali devono essere rispettati". Dietro gli undici carri, tanta musica, palloncini colorati, piume e lustrini con scritte di ogni tipo tra cui 'Libero di essere gay' e 'Amor al sapor d'amor diverso'. Testimonial della manifestazione siciliana l'attore, Massimo Ghini. Dal gruppo M5S all'assemblea regionale è arrivato l'appello a istituire il registro delle Unioni Civili che, sottolineano, è alla base delle rivendicazioni del corteo.

Francesca Pascale e Vittorio Feltri si iscrivono all'Arcigay. Una scelta fatta, spiegano entrambi, ''poiché ne condividono le battaglie in favore dell'estensione massima dei diritti civili e della libertà". ''Noi -rileva l'editorialista del Giornale all'Adnkronos- siamo per la libertà, senza discriminazioni, convinti che sia necessario superare i pregiudizi che generano equivoci, banalità, insulti noiosi e stupidi''.

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