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Mafia: Cassazione, Dell'Utri ha avuto ruolo decisivo, c'e' pericolosita' sociale

01 luglio 2014 | 15.02
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Marcello Dell'Utri ha avuto un "ruolo decisivo" per 18 anni, dal 1974 al 1992, nel farsi garante degli accordi con Cosa nostra. La Cassazione nelle 74 pagine di motivazioni depositate oggi spiega il perchè, lo scorso 9 maggio, ha messo il bollo definitivo sulla condanna a 7 anni di reclusione nei confronti dell'ex senatore di Forza Italia condannato per concorso esterno in associazione mafiosa.

In particolare, la prima sezione penale presieduta da Maria Cristina Siotto mette in evidenza come il reato per il quale Dell'Utri è stato condannato sia "espressivo di particolare pericolosità sociale". Nel dettaglio, la suprema Corte parlando della "decisività dell'opera di Dell'Utri nel dare vita all'accordo fonte di reciproci vantaggi dei contraenti" ha "consapevolmente e volontariamente fornito un contributo causale determinante che senza il suo apporto non si sarebbe verificato, alla conservazione del sodalizio mafioso e alla realizzazione, almeno parziale del suo programma criminoso, volto alla sistematica acquisizione di proventi economici ai fini della sua stessa operatività, del suo rafforzamento e della sua espansione".

Piazza Cavour, giudicando "logicamente motivata" la sentenza della Corte d'Appello di Palermo del 25 marzo 2013 ricorda a Dell'Utri che "il diniego delle circostanze attenuanti generiche e il complessivo trattamento sanzionatorio sono stati giustificati con la qualità e la natura del reato commesso, espressivo di particolare pericolosità sociale, con le modalità della condotta, protrattasi per un lasso di tempo assai lungo e idonea a ledere in maniera significativa il bene giuridico tutelato dalla norma (l'ordine pubblico), con la complessità e intensità del dolo tipico del concorrente esterno in associazione mafiosa espresso dai concreti comportamenti illeciti realizzati".

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