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Rifiuti a Roma, il Garante: "La mancata raccolta pregiudica i diritti fondamentali"

09 luglio 2014 | 14.37
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I cittadini denunciano lo stato di abbandono della raccolta nella Capitale (FOTO). E l'authority scrive al sindaco Marino e all'Ama per avere informazioni su "eventuali situazioni conflittuali all'interno dell'Azienda da cui possa scaturire il danno all'utenza". Il presidente di Ama: "Il problema è l'insufficienza degli impianti di trattamento"

Rifiuti a Roma, il Garante:

I cittadini denunciano lo stato di abbandono della raccolta dei rifiuti (FOTO) a Roma. E l'authority per gli scioperi scrive all'Ama, l'azienda che si occupa della raccolta nella Capitale, e al sindaco Marino: quando 'salta' la raccolta viene meno un diritto fondamentale delle persone.

Il presidente dell'Autorità di garanzia per gli scioperi, Roberto Alesse, ha informato Marino di aver scritto ai vertici Ama, chiedendo di essere informato urgentemente sulla questione relativa al servizio di smaltimento dei rifiuti urbani perché ''riceve, da diversi mesi, numerose lamentele da parte dei cittadini utenti che denunciano lo stato di crisi in cui versa il servizio di smaltimento dei rifiuti urbani", si legge nella lettera inviata al presidente e amministratore delegato di Ama Roma Spa, Daniele Fortini, "soprattutto - aggiunge Alesse - con riferimento ad alcuni quartieri della Capitale".

Cortese urgenza - L'authority invita così "a fornire, con cortese urgenza, adeguate informazioni in ordine a eventuali situazioni conflittuali che si manifestano all'interno dell'Azienda, dalle quali possa scaturire, in qualche modo, il danno all'utenza", in un settore "particolarmente delicato, in quanto riconducibile alla salvaguardia dei diritti fondamentali delle persone''.

La replica - Non si fa attendere la risposta di Fortini: "Lo stato di disagio dei cittadini di Roma è il nostro incubo quotidiano poiché ancora non riusciamo, nel modo in cui dovremmo e vorremmo, ad assicurare gli alti standard di qualità nella gestione dei rifiuti che la nostra autorevole città merita".

"Nonostante l'impegno profuso dai nostri lavoratori - spiega - l'eredità ultra trentennale di un sistema di smaltimento arcaico e unicamente fondato sulla presenza della più grande discarica d'Europa ancora condiziona pesantemente tutto il ciclo di gestione dei rifiuti urbani fino a imbrigliare le migliori intenzioni delle istituzioni e nostre".

Un sistema moderno - "L'evoluzione verso un sistema moderno, orientato alla sostenibilità ecologica ed economica, è impegno assai arduo e tuttavia ineludibile - prosegue il presidente di Ama - in conformità alle normative europee e alle leggi dello Stato che pure ci vengono indicate dal nostro sindaco".

"Ciò detto, però, l'attuale condizione di inefficacia ed inefficienza dei servizi di spazzatura e raccolta dei rifiuti - sottolinea - non è tollerabile, poiché le soluzioni tecniche vi sono e devono essere perseguite".

Impianti insufficienti - Il ''collo di bottiglia'' è ora rappresentato dall'insufficienza degli impianti di trattamento disponibili e dalla loro fragilità rispetto alle sollecitazioni stressanti di questi ultimi mesi.

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