Il presunto killer di Roberto Musci, il pregiudicato ucciso il 23 gennaio scorso mentre era ai domiciliari in una villetta in via Lazzatti, nella zona di Casalotti a Roma, è stato incastrato dalle tracce biologiche della vittima rinvenute dai Ris su un paio di occhiali da sole e una pistola trovati in possesso dell'indagato. Al termine degli accertamenti, i carabinieri del Nucleo Investigativo di Roma hanno notificato un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a Giancarlo Orsini, 47enne romano pluripregiudicato, già detenuto per altra causa. L'ordinanza è stata emessa dal gip del tribunale di Roma su richiesta della Procura della Repubblica-Dda.
Una svolta nelle indagini sull'omicidio è avvenuta nel marzo scorso, grazie all'arresto di Massimiliano Leoni, 46enne del Trullo, sorpreso a commettere una rapina in un supermercato con uno scooter Yamaha Xcity risultato rubato alcuni mesi prima e dello stesso tipo di quello usato dal killer nell'agguato. Gli accertamenti eseguiti sulla moto hanno portato all'individuazione di Giancarlo Orsini, che in passato era stato controllato con Leoni e che nel marzo 2014 era stato arrestato dai carabinieri di Monte Spaccato perché trovato in possesso di due pistole semiautomatiche e vario munizionamento.
I carabinieri hanno perciò eseguito un'ulteriore perquisizione domiciliare, nel corso della quale hanno sequestrato materiale vario, tra cui numerosi occhiali da sole. Le armi e il materiale sequestrato a Orsini sono stati quindi sottoposti ad accertamenti tecnici nei laboratori del Ris dei carabinieri di Roma, dove sono state rinvenute due tracce biologiche appartenenti alla vittima su una pistola Taurus calibro 9, lo stesso dell'arma usata per l'omicidio, e su un paio di occhiali da sole. (segue)
.jpg)
