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La Concordia lascia il Giglio, il relitto in viaggio verso Genova

23 luglio 2014 | 08.37
LETTURA: 4 minuti

Trainata da due rimorchiatori d'altura, la navigazione procede a una velocità di due nodi (FOTO). L'arrivo previsto per domenica. Il Capo della Protezione civile Gabrielli: "Compimento dell'impresa quando la nave sarà a destinazione". Ecco la flotta che la scorterà. E intanto Schettino si rilassa a Ischia

La Costa Concordia è partita e ha iniziato il suo ultimo viaggio verso il porto di Genova dove verrà smantellata (FOTO). Si sono infatti concluse le operazioni per la rotazione del relitto: la nave ha prima ruotato di 90 gradi verso est, poi di altri 90 gradi per puntare la prua verso nord.

Dopo aver ottenuto l''ok del Rina' ha quindi iniziato ad allontanarsi dall'isola del Giglio salutata da applausi e dal suono delle sirene. A trainarla due rimorchiatori d'altura che la fanno procedere a una velocità di 2,2 nodi.

''Comunico ufficialmente che la nave è partita'', ha detto poco prima delle 12 il capo della Protezione Civile Franco Gabrielli, sottolineando però che l'impresa sarà compiuta quando la nave arriverà a Genova. La soddisfazione "deve essere misurata e sobria, non può prescindere dal perché siamo qua".

"Noi non dimenticheremo” ha aggiunto riferendosi alle 32 persone che sono morte la sera del 13 gennaio 2012 e al giovane sommozzatore che ha perso la vita nelle operazioni di recupero.

Delrio - Sulla stessa linea il sottosegretario Graziano Delrio: ''Volevamo dire un grazie di cuore a tutti coloro che hanno trasformato una tragedia incancellabile anche in un'occasione di intelligenza, solidarietà, capacità e che, in qualche modo, portano lontano con la nave dal Giglio anche l'immagine sbagliata di un Paese che non sa imparare dai suoi errori''.

"Tutto funziona perfettamente. La nave naviga a due nodi. Questa velocità, raggiunta dopo così breve periodo - ha spiegato - ci fa ben sperare che le nostre previsioni di arrivo a Genova siano quelle ipotizzate e cioè tra la notte di sabato e domenica mattina con un'entrata in porto per domenica" ha detto Franco Porcellacchia, responsabile del progetto di rimozione e raddrizzamento del relitto per conto di Costa Crociere.

"E' stata un'esperienza incredibile - ha sottolineato - anche se non è ancora finita, ne riparleremo a Genova. Abbiamo amalgamato un gruppo formidabile e sono orgoglioso di averne fatto parte. Senza la parte ingegneristica italiana tutto questo non poteva succedere", conclude.

Il piano di trasferimento - Il piano prevede l'impiego di unità altamente specializzate per il recupero di eventuali sversamenti di materiali liquidi e solidi. Cinque rimorchiatori di altura dotati di apparecchiature adatte, impiegati a cura del consorzio Titan-Micoperi, seguono la nave a poppa, collegati con cavi di 600-800 metri. Due hanno il compito di recuperare eventuali liquidi dispersi in acqua, gli altri tre sono adibiti ai materiali solidi.

L'areo 'Manta', ATR 42 della Guardia Costiera, dotato di sofisticate apparecchiature di rilievo antinquinamento in grado di cogliere anche in profondità variazioni di temperatura o peso specifico nell'acqua, segue il convoglio, pronto a segnalare eventuali anomalie e eventuali dispersioni di materiale.

Guardia Costiera sorveglia il convoglio, lungo circa un miglio marino, con motovedette incaricate di evitare intrusioni (FOTO). Navi e natanti che si troveranno a incrociare il convoglio durante la sua navigazione dovranno restare a una distanza di almeno tre miglia e moderare la velocità per non generare onde pericolose per il trasferimento e il rimorchio del relitto.

L'arrivo a Genova - Per il giorno del suo arrivo la Guardia Costiera ha interdetto, dalle quattro del mattino fino al termine delle operazioni di ormeggio, la sosta, l'ancoraggio e la navigazione di navi e natanti e ogni attività di superficie e subacquea nelle acque comprese in un rettangolo di circa 18 miglia quadrate che si stende da Vesima fino a metà pista dell'aeroporto, per una profondità di tre miglia verso il largo.

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