"Abbiamo atteso che il nuovo governo indiano si insediasse e si giungesse ad una soluzione del caso marò attraverso un dialogo. Dopo la telefonata di ieri, tra il nostro presidente del Consiglio e il capo del governo indiano, non sembra che ci siano queste premesse. Si vada verso l'arbitrato internazionale in maniera concreta e restituiamo l'onorabilità al nostro Paese e agli uomini e le donne che lo difendono". Lo afferma con l'Adnkronos il delegato del Cocer della Marina Militare, Vito Alò.
"ll Presidente Renzi auspica una rapida soluzione, dopo le dichiarazioni di Modi, non credo sia ancora possibile. L'Italia - continua Alò - non può permettersi, come ha chiesto Modi, di riconoscere la giustizia indiana e consentire che i due fucilieri di Marina, Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, vengano processati in India. Tutto ciò ricadrebbe sia sull'immagine dell'Italia, riguardo all'immunità funzionale degli operatori dello Stato, sia sull'efficacia della nostra diplomazia estesa ad ogni singolo cittadino che si reca all'estero".
"Se questo avvenisse - conclude - con quale spirito partirebbero ancora in missione all'estero i nostri militari? Si sentirebbero ancora tutelati dal proprio Paese?"
