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Spiagge, musei e tradizione a tavola: il Ferragosto italiano non è solo crisi

14 agosto 2014 | 21.43
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Vuoi per la crisi, vuoi per il maltempo, la metà degli italiani (50%) quest'anno resta a casa, tutt'al più si sposta da parenti o amici. Solo il 15% fa un picnic. Mentre al ristorante va appena l'8%. Ma in città si può godere di cultura con la maggior parte delle gallerie e siti archeologici aperti

(Infophoto)
(Infophoto)

Certo il meteo fa storcere un po' il naso a chi vive al Nord ma in compenso arte e cultura, con i maggiori musei, castelli e siti archeologici aperti, regalano un sorriso a tutti coloro che passano il Ferragosto in città. E non sono pochi. Vuoi per la crisi, vuoi per il maltempo, la metà degli italiani (50%) resta a casa, tutt'al più si sposta da parenti o amici. I dati dell'indagine Coldiretti/Ixè parlano chiaro: solo il 15% segue la tradizione facendo un picnic all’aria aperta con barbecue o al sacco. Mentre il ristorante resta la scelta di un esiguo 8%.

Le città quest’anno, dunque, non si svuotano il 15 di agosto. La crisi ma anche l’andamento climatico anomalo, precisa la Coldiretti, hanno modificato l’organizzazione estiva delle attività nei centri urbani dove è assicurato un maggiore livello di servizi e di prodotti rispetto al passato. In media, sono aperti tre negozi su quattro nell’alimentare e in particolare l’80% dei centri commerciali fa orario continuato. Con le serrande alzate il 70% dei panifici e il 75% dei benzinai. In questo contesto non mancano iniziative ricreative e culturali in tantissimi centri d'Italia proprio per allietare turisti e cittadini.

Ma tutti d'accordo: sulle tavole di Ferragosto regnano i piatti regionali della tradizione, dalla caponata di melanzane, tipicamente siciliana, alle frittole di maiale calabresi, dalla pastasciutta al sugo di papera, che sono un cavallo di battaglia dell’Umbria, agli zitoni di Ferragosto, tipica pasta caratteristica della Costiera Amalfitana condita con pomodori freschi e secchi, dal coniglio all’ischitana tipico dell’Isola del Golfo di Napoli alle lumache di Belluno.

Gli italiani mostrano di apprezzare l’opportunità di accoppiare i piaceri della vacanza a quelli del mangiare sano e per Ferragosto vengono privilegiati gli agriturismi che sono stati scelti secondo Terranostra da circa trecentomila vacanzieri, stabili rispetto allo scorso anno e in netta controtendenza rispetto alle altre forme di ristorazione dove c’è una vera debacle.

E poi mare. E ancora mare, soprattutto per chi sta al Sud dove il tempo è meno birichino e assicura un Ferragosto di bagni, divertimenti e ancora una volta di buona cucina. E qualsiasi sia la scelta (città o mare) la sicurezza è garantita con oltre 4000 soldati impiegati in attività di pattugliamento delle centri urbani, di vigilanza ad obiettivi sensibili ed a centri per immigrati e di controllo delle spiagge.

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