Milano, 14 ago. (AdnKronos Salute) - Spedali Civili di Brescia 'nel mirino' per il presunto mancato adempimento dell'ordinanza con cui, un mese fa, il Tribunale dell'Aquila ha disposto il via libera alle infusioni Stamina per la piccola Noemi Sciarretta a partire dal 25 luglio. L'ospedale aveva infatti chiesto chiarimenti sul ruolo della biologa di Stamina Foundation Erica Molino, ribadito e rafforzato oggi nella nuova ordinanza del Tribunale aquilano. Nel pronunciamento odierno si dispone che "copia del presente provvedimento venga trasmesso alla Procura della Repubblica di Brescia" come seguito di una "precedente denuncia", aprendo quindi a una possibile inchiesta su presunti ritardi nell'esecuzione della prima ordinanza da parte dell'Ao lombarda.
Ezio Belleri, direttore generale dei Civili, non nasconde un certo stupore. "Ci siamo sempre attenuti al rispetto delle regole e della legge", dichiara all'Adnkronos Salute. Di fronte alla prima ordinanza aquilana "avevamo dei dubbi di carattere interpretativo e ci è sembrato giusto porli al tribunale, che oggi li ha risolti. Credo quindi non ci siano più ragioni, né giuridiche né operative, che possano frapporsi alla somministrazione del trattamento" alla bimba abruzzese, secondo tempi e modalità che saranno decisi dalla biologa Molino, nominata "capo dell'équipe" incaricata di procedere alle infusioni e "ausiliario del giudice". (segue)
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