Milano, 20 ago. (AdnKronos Salute) - (Embargo alle 20.00) - Scienziati americani hanno testato per la prima volta con successo nelle scimmie una terapia contro il virus Marburg, 'parente' dell'ebola responsabile dell'epidemia che ha colpito l'Africa occidentale.
Ricercatori dell'University of Texas Medical Branch (Utmb) di Galveston, in collaborazione con l'azienda farmaceutica Tekmira, sono riusciti a proteggere dei primati dal ceppo Marv-Angola, il più letale di virus Marburg, con un tasso di mortalità del 90% e un decorso molto rapido nelle scimmie colpite (7-9 giorni). La cura - descritta su 'Science Translational Medicine - si è dimostrata efficace sugli animali già infettati, con livelli di virus misurabili nell'organismo e che avevano iniziato a mostrare i primi sintomi della malattia.
La strategia adottata dagli studiosi Usa - coordinati da Thomas Geisbert (Utmb) e Ian MacLachlan (Tekmira Pharmaceuticals) - parte dall'Rna del virus Marburg, che codifica per 7 proteine strutturali del microrganismo, 2 delle quali decisive per la replicazione del genoma virale. Questi 7 geni e i loro prodotti rappresentano il bersaglio per lo sviluppo di farmaci e vaccini anti-Marv. In particolare i loro lipidi, 'imbottiti' di piccoli Rna interferenti, si sono dimostrati in grado di proteggere i primati dall'infezione mortale, anche se la terapia iniziava dopo 3 giorni dall'esordio della malattia.