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Nubifragio sul Gargano: smottamenti, allagamenti e migliaia di sfollati

04 settembre 2014 | 10.08
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La situazione più critica a San Marco in Lamis, dove in 24 ore sono caduti 300 mm di pioggia, e dove si sta provvedendo all'evacuazione di 6.000 persone, "ma in molti si rifiutano di lasciare le proprie abitazioni", riferisce il sindaco. L'allarme di Coldiretti: "Gargano a rischio idrogeologico"

Ruspe in azione a San Marco in Lamis (dal video di YouReporter)
Ruspe in azione a San Marco in Lamis (dal video di YouReporter)

In 24 ore sono caduti 300 millimetri di pioggia nel solo comune di San Marco in Lamis, in provincia di Foggia. Ma tutto il Gargano è stato colpito, da ieri sera e durante la notte, da un violento nubifragio che ha messo in ginocchio quest'area della Puglia, insieme al Tavoliere, con disagi per la popolazione e problemi alla viabilità. Tra smottamenti e allagamenti, le maggiori criticità idrogeologiche, comunque, si sono registrate a San Marco in Lamis (soprattutto dalla parte alta) dove il sindaco, Angelo Cera, ha emesso un'ordinanza di sgombero per 6.000 persone.

Piogge insistenti con situazioni critiche, secondo la Protezione civile regionale della Puglia, anche a San Giovanni Rotondo (250 millimetri), Cagnano Varano (230) - qui l'acqua ha invaso i piani terra delle case popolari -, Monte Sant'Angelo (circa 100) e comuni limitrofi dell'area garganica. A seguito delle precipitazioni si registra un incremento significativo del livello idrometrico del torrente Candelaro in corrispondenza della strada statale 272 che è stata parzialmente interrotta invasa dai detriti.

"Ho dovuto fare un'ordinanza di sgombero molto allargata che comprende 5-6.000 persone perché già da ieri nella parte alta si vedeva cadere terriccio dai costoni sulle case", ha spiegato all'Adnkronos il sindaco di San Marco in Lamis Angelo Cera. "Ma molti - ha continuato -non stanno adempiendo. Sono andato a pregarli di evacuare, specie gli abitanti delle zone di via Zara e via Fiume, ma non si rendono conto del pericolo reale".

"Le piogge sono state a intermittenza: nubifragi violenti inframmezzati da una pioggerellina più leggera", ha detto ancora Angelo Cera. "Già da ieri abbiamo notato lo smottamento in alcune zone e a valle l'acqua colorata di rosso e lì abbiamo cominciato a preoccuparci". Alcune case del quartiere San Matteo si trovano proprio sotto il costone. Diversi cittadini interessati dall'ordinanza di sgombero, ha sottolineato -Cera, "si sono fatti ospitare dai parenti, altri sono andati nel centro di accoglienza comunale ma la restante parte ancora non ne vuole sapere di lasciare le case, nonostante i nostri appelli. Nella parte alta si notano piccole e grandi frane". A protezione di molte abitazioni "non sono state costruite le barriere di cemento armato", ha aggiunto. "Stiamo pagando le irresponsabilità del passato".

L'ALLARME DELLA COLDIRETTI - "Quest'estate è caduto fino al 150% di pioggia in più nella provincia di Foggia" rispetto ai nubifragi avvenuti nel Gargano tra il 1971 e il 2000, costringendo all'evacuazione buona parte dei paesi vicini alla città. Il dato allarmante è emerso da un'analisi della Coldiretti, secondo la quale il maltempo ha messo a rischio la stabilità idrogeologica di ampie aree della Capitanata e del Gargano. L'anomalia climatica si è abbattuta su un territorio fragile con il 78% dei comuni pugliesi a rischio per frane e alluvioni, di cui 35 si trovano proprio nella provincia di Foggia.

"Un'estate pazza" la definisce Coldiretti, con violenti nubifragi, trombe d'aria."In Italia - precisa - sono 6633 i comuni in a rischio idrogeologico. Più di 5 milioni di cittadini che ogni giorno vivono o lavorano in aree pericolose per frane ed alluvioni. Si moltiplicano, inoltre, gli eventi estremi e catastrofici per effetto dei cambiamenti climatici".

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