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17enne ucciso a Napoli, arrestato Arturo Equabile: è sospettato di essere terza persona a bordo dello scooter

19 settembre 2014 | 09.02
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Latitante dallo scorso febbraio, quando è evaso dagli arresti domiciliari, il 23enne la notte tra il 4 e il 5 settembre era sul motorino insieme a Davide Bifolco e un'altra persona durante l'inseguimento culminato con il colpo esploso dall'arma di un carabiniere che ha ucciso giovane

Davide Bifolco (Foto dal profilo Facebook del 17enne)
Davide Bifolco (Foto dal profilo Facebook del 17enne)

I Carabinieri del Comando provinciale di Napoli hanno arrestato nella tarda serata di ieri Arturo Equabile, il latitante sospettato di essere il terzo uomo in sella allo scooter sul quale viaggiava Davide Bifolco, il 17enne ucciso al termine di un inseguimento nel Rione Traiano a Napoli nella notte tra il 4 e il 5 settembre.

Equabile, 23 anni, è stato catturato dai militari dell'Arma a Casoria (Napoli) dove si era recato probabilmente per incontrare la fidanzata; si trovava in compagnia di un amico che è stato denunciato per favoreggiamento. Il giovane era latitante dallo scorso febbraio, quando è evaso dagli arresti domiciliari. Secondo la ricostruzione dei fatti dei carabinieri, la notte tra il 4 e il 5 settembre era lui la terza persona a bordo dello scooter sul quale viaggiavano Salvatore Triunfo e Davide Bifolco nell'inseguimento che culminò con il colpo esploso dall'arma di un carabiniere che ha ucciso il 17enne. Equabile è stato portato nel carcere di Poggioreale e nei prossimi giorni sarà ascoltato dai magistrati.

Intanto l'avvocato difensore della famiglia di Davide, Fabio Anselmo, ha chiesto alla Procura di Napoli che siano acquisiti i tabulati telefonici del giorno in cui è deceduto il 17enne, e dei giorni precedenti e successivi, "con riferimento ai telefoni in uso" ad Arturo Equabile, Davide Bifolco, Salvatore Triunfo e Vincenzo Ambrosio "al fine di verificare i rapporti fra tutti i suddetti". Inoltre, l'avvocato ha chiesto "che vengano rilevate le impronte dattiloscopiche sullo scooter in uso al momento in cui Davide ha perso la vita, al fine di verificare se sullo stesso siano presenti impronte di Arturo Equabile e se vi siano impronte riferibili a Vincenzo Ambrosio".

Il legale ha inoltre chiesto l'acquisizione delle registrazioni radio e telefoniche del 112 "con riferimento all'intervento in cui ha perso la vita Davide Bifolco" da almeno 4 ore prima dell'intervento e per almeno tutte le 24 ore successive. Richiesti anche i tabulati dei cellulari in uso al carabiniere indagato e ai colleghi che erano in servizio con lui nel corso dell'intervento "con individuazione delle celle telefoniche". Anselmo ha anche richiesto "le registrazioni del 118 con riferimento all'intervento" sulla vittima e "l'eventuale acquisizione del traffico telefonico relativo alle celle insistenti sulle zone in cui si sono svolti i fatti".

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