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Esplosione del vulcanello ad Agrigento, la Procura indaga per duplice omicidio colposo

29 settembre 2014 | 13.52
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Il fascicolo al momento è a carico di ignoti. Il procuratore all'Adnkronos: "Gli accertamenti sono complessi, soprattutto per chi non è un addetto ai lavori". I magistrati dovranno fare luce sull'effettiva imprevedibilità dell'evento. Decisa la chiusura immediata di tutte le riserve siciliane interessate dal fenomeno. Sabato scorso la tragedia nella riserva di Macalube ad Aragona costata la vita a due fratellini

Vulcanelli di Macalube (Foto Wikipedia - Mjobling)
Vulcanelli di Macalube (Foto Wikipedia - Mjobling)

E' al momento a carico di ignoti il fascicolo aperto dalla Procura di Agrigento, dopo la tragedia avvenuta sabato scorso nella riserva naturale di Macalube ad Aragona, nell'agrigentino. L'esplosione di un vulcanello è costata la vita a due fratellini, Laura e Carmelo, di 7 e 9 anni, travolti da una montagna di fango. Si è, invece, salvato il padre, un appuntato dei carabinieri, Rosario Mulone, in servizio a Joppolo Giancaxio. Adesso i magistrati vogliono vederci chiaro e accertare eventuali responsabilità.

L'ipotesi di reato al momento resta duplice omicidio colposo e disastro ambientale. Titolare dell'indagine, coordinata dal procuratore Renato Di Natale, è il sostituto Carlo Cinque.

"Bisogna capire cosa è successo - dice all'Adnkronos Di Natale -, gli accertamenti sono complessi, soprattutto per chi non è un addetto ai lavori. Occorrerà effettuare verifiche puntuali". I magistrati, soprattutto, dovranno fare luce sull'effettiva "imprevedibilità dell'evento", ribadita dal presidente regionale di Legambiente, nonché direttore della Riserva, Mimmo Fontana.

Durante un vertice alla Presidenza della Regione siciliana è stata decisa la chiusura immediata di tutte le riserve interessate dal fenomeno dei vulcanelli in Sicilia. All'incontro hanno preso parte, oltre al governatore Rosario Crocetta, anche l'assessore al Territorio e Ambiente, Piergiorgio Gerratana, e i direttori dei dipartimenti Territorio e Ambiente, Protezione civile e dei relativi staff.

Nel corso del vertice è emerso che la zona teatro dell'incidente è gestita interamente da Legambiente e, in particolare, il luogo specifico dove si trovavano le vittime è destinato esclusivamente all'accesso per ricerche scientifiche.

Il presidente della Regione e l'assessore hanno rappresentato ai direttori "la necessità immediata" di chiudere l'accesso per il pubblico a tutte le riserve interessate dal fenomeno dei vulcanelli in Sicilia, di affidare la custodia di tali zone al Corpo forestale e non a volontari, di provvedere alla recinzione di tutte le aree interessate, di affidare all'istituto di vulcanologia uno studio per la valutazione dei rischi. Nei prossimi giorni la riserva verrà interessata da ispezioni tecniche e amministrative che dovranno valutare ciò che è accaduto.

Martedì ad Aragona sarà lutto cittadino. Le esequie dei due bambini saranno celebrate alle 16 nella chiesa Maria di Pompei, dove i piccoli avevano frequentato il catechismo. Intanto presso l'ospedale san Giovanni di Dio di Agrigento è stata allestita lunedì pomeriggio la camera ardente. Il Comune di Aragona ha messo a disposizione i loculi, dove saranno sepolte le due giovani vittime.

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