Le esequie nella chiesa della Madonna di Pompei. I bambini, di 7 e 9 anni, sono morti in seguito all'esplosione di fango dei vulcanelli. La Procura di Agrigento indaga per omicidio colposo plurimo. Al momento non risultano persone iscritte nel registro degli indagati
"Macalube mi appare come un piccolo Golgota. Il vulcanello che ha travolto Laura e Carmelo come il terremoto del Venerdì Santo. E allora non esito ad unire il mio e il nostro dolore a quello di Gesù Crocifisso; un grido che si trasforma in preghiera sapendo che Dio non è mai dall’altra parte, ma è con noi e con noi soffre e piange". E' uno dei passaggi del messaggio che l'arcivescovo di Agrigento, monsignor Francesco Montenegro, ha fatto recapitare ai genitori di Laura e Carmelo, i bambini di 7 e 9 anni uccisi sabato scorso nell'esplosione dei vulcanelli nella riserva di Macalube, ad Aragona, nell'agrigentino.
Nella chiesa della Madonna di Pompei una città a lutto ha dato l'ultimo saluto alle due piccole vittime della tragedia su cui la Procura indaga per accertare eventuali responsabilità. Oltre 2mila persone hanno assistito alle esequie all'esterno della chiesa attraverso un maxischermo montato nel piazzale. Applausi e palloncini bianchi hanno salutato le due piccole bare all'uscita dalla chiesa.
Lunedì il medico legale ha eseguito l'ispezione cadaverica sui due bambini. E' stata confermata la morte per soffocamento a causa del fango inghiottito da Laura e Carmelo dopo l'esplosione dei vulcanelli.