Cristoforetti: sulla Iss tornerò bambina, dovrò reimparare tutto

Una volta approdata sulla Stazione Spaziale Internazionale, a fine novembre prossimo, "ritornerò bambina" perchè in microgravità "dovrò reimparare una nuova vita, nuovi gesti, nuove abitudini, dovrò imparare a muovermi in assenza di gravità". Samantha Cristoforetti, la prima donna italiana ad andare nello spazio con la missione 'Futura' dell'Asi, immagina così i suoi primi giorni di vita sul primo avamposto umano nello spazio, dove realizzerà circa dieci esperimenti tecnico-scientifici.

"Ci vorrà tempo prima che io diventi una spacewoman in un ambiente in microgravità" afferma il capitano dell'Aeronautica Militare e astronauta dell'Esa, parlando oggi in un'affollatissima conferenza stampa nella sede dell'Agenzia Spaziale Italiana di Tor Vergata, alle porte di Roma, alla presenza del numero uno dell'Asi, Roberto Battiston.

Settima astronauta tricolore ad andare sulla Iss, Cristoforetti partirà per lo spazio nella notte tra il 23 ed il 24 novembre prossimo e rimarrà in orbita quasi sei mesi, raggiungendo la Iss a bordo della navicella russa Soyuz.

"In microgravità, i primi tempi, -spiega Samatha Cristoforetti- sei inefficiente, devi sviluppare molti e nuovi automatismi. Non puoi, ad esempio, poggiare un cacciavite su una mensola altrimenti non lo ritrovi più". Insomma, aggiunge Samantha, "serve tempo".

Ma lo stesso processo, rimarca il presidente dell'Asi, l'attenderà al suo rientro a terra. "Al ritorno sarà altrettanto complesso riprendersi dall'effetto gravità. Anche una volta a terra si sentirà tornare come una bambina che deve reimparare tutto" sottolinea Battiston.

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