Gli avvocati chiedono l'intervento del capo dello Stato affinché "si ponga fine a questa triste vicenda che chissà per quanti anni ancora può interessare le aule giudiziarie"
"Siamo una famiglia di avvocati intensamente impegnati nella vicenda giudiziaria del disastro aereo di Ustica e rappresentiamo diversi parenti delle vittime tra i quali chi ha perduto l’intera famiglia composta dalla moglie e tre figli (Pasquale Diodato). Le inviamo questa lettera aperta per manifestare il nostro disappunto sul fatto che ancora oggi dopo 34 anni si parla di indagini giudiziarie". E' quanto si legge in una lettera aperta inviata al capo dello Stato, Giorgio Napolitano, e per conoscenza al premier Matteo Renzi, dallo studio legale Fallica.
Proprio ieri il giudice monocratico di Palermo, Sebastiana Ciardo, ha disposto il risarcimento danni per 14 familiari o eredi delle vittime della strage di Ustica, condannando i ministeri dei Trasporti e della Difesa a pagare oltre 5,4 milioni di euro.
Gli avvocati, che hanno già ottenuto risarcimenti per altri familiari, si dicono "convinti che si sia smorzato quel triste momento di isterismo politico istituzionale così da consentire una particolare attenzione alla nostra vicenda. Ed è per ciò che chiediamo il suo autorevole intervento affinché si ponga fine a questa triste vicenda che chissà per quanti anni ancora può interessare le aule giudiziarie".
Per questo lo staff di legali chiede di porre fine ad "ulteriori percorsi giudiziari attraverso un intervento transattivo e definitivamente risolutivo. Tutto ciò all’insegna di quella solidarietà sociale prevista dall’art 2 della Carta Costituzionale, di cui lei è garante".