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Dopo 11 anni cambio al vertice delle infermiere volontarie della Croce Rossa

25 ottobre 2014 | 19.36
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Mila Brachetti Peretti passerà mercoledì il testimone di Ispettrice nazionale a Monica Dialuce Gambino: "E' la persona più indicata per prendere le redini del Corpo in questa fase di riforma". Una cinquantina di infermiere pronte ad intervenire in Africa nell'ambito dell'emergenza Ebola

(Infophoto) - INFOPHOTO
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Cambio al vertice del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana: dopo undici anni l'Ispettrice nazionale Mila Brachetti Peretti passa il testimone all'attuale Segretaria Generale Monica Dialuce Gambino. La cerimonia di 'passaggio delle consegne' è in programma mercoledì 29 alle 11 presso il Comitato Centrale Cri in via Toscana, a Roma, alla presenza del ministro della Difesa Roberta Pinotti e del Presidente Nazionale della Croce Rossa Italiana, Francesco Rocca.

"In questi anni abbiamo fatto grandi cose, mantenendo con testardaggine la linea senza mai finire nel calderone delle polemiche, sempre al fianco delle forze armate sia sul territorio nazionale che nelle missioni all'estero", dice all'Adnkronos Mila Brachetti Peretti, da 46 anni in Croce Rossa. Monica Dialuce Gambino "è la persona più indicata per prendere le redini del Corpo in questa fase di riforma della Croce Rossa Italiana". Per Mila Brachetti Peretti si apre ora una stagione di impegno nell'ambito dell'Associazione nazionale Crocerossine d'Italia: "mi dedicherò a tempo pieno a questo nuovo progetto, sempre con il sorriso e la determinazione", spiega.

Da parte sua, la nuova Ispettrice nazionale Monica Dialuce Gambino si dice ''emozionata e un po' preoccupata di essere all'altezza del compito in un momento delicato dell'associazione. Sono dalla parte di tutti i volontari della Croce Rossa che chiedono alle istituzioni e al governo di valutare bene lo status del Corpo nel quadro della privatizzazione della Cri. Cercherò di dare continuità al lavoro di Mila Brachetti Peretti, dalla quale ho imparato molto e grazie alla quale ho perfezionato il mio percorso. Per me sarà sempre la mia Ispettrice nazionale".

L'attività dalla infermiere volontarie della Croce Rossa Italiana si svolge senza sosta in Italia e all'estero. Oltre al contributo del Corpo per l'assistenza sanitaria nelle esercitazioni delle forze armate, di rilievo l'impegno nella missione umanitaria Mare Nostrum, che da un anno vede le navi della Marina militare pattugliare il Canale di Sicilia per soccorrere i migranti che si avventurano alla volta delle coste italiane a bordo delle 'carrette del mare'.

Un'assistenza "costante", quella fornita dalle crocerossine ai migranti, "fin dalla fase di primo soccorso, per poi proseguire nelle visite mediche, durante lo sbarco nei porti, fino ai centri di assistenza sul territorio", rileva Monica Dialuce Gambino. E Mila Brachetti Peretti sottolinea con orgoglio che "da più di quattro anni l'assistenza sanitaria nel centro per rifugiati e richiedenti asilo di Mineo, in Sicilia, è assicurata dalle volontarie della Croce Rossa Italiana".

Una presenza sempre 'in prima linea', quella delle 12mila crocerossine italiane. Una cinquantina di infermiere sono pronte ad intervenire in Africa centrale per eventuali interventi nell'ambito dell'emergenza Ebola. Ed altre 850 aspiranti volontarie si sono presentate al corso di formazione per entrare a far parte attiva del Corpo.

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