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Protesta del personale di terra Alitalia a Fiumicino, caos bagagli

02 novembre 2014 | 12.48
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Vitaliano Turrà, direttore Enac dell'aeroporto Leonardo da Vinci: "Stiamo lavorando per cercare di ridurre i disagi". Pronta una task force. La compagnia aerea: agitazione tra i lavoratori perché disattivate prima le postazioni di 25 lavoratori destinatari delle lettere di messa in mobilità

(Foto Infophoto) - INFOPHOTO
(Foto Infophoto) - INFOPHOTO

Caos bagagli all'aeroporto di Fiumicino, dove questa mattina è scattata una protesta spontanea del personale di terra Alitalia all'aeroporto Leonardo Da Vinci contro i licenziamenti.

"Stiamo lavorando per cercare di ridurre i disagi - dice all'Adnkronos Vitaliano Turrà, direttore Enac dell'aeroporto di Fiumicino - Riattiveremo le procedure già messe in atto durante la protesta della scorsa estate: si tratta di trasferire i bagagli in transito in un hangar, lavorarli lì e vedere, a seconda di quanti sono, se possono essere riavviati in aereo, altrimenti, se sono troppi, li riavvieremo via terra".

A quanto si apprende da fonti aeroportuali, Adr, che gestisce lo scalo di Fiumicino, in collaborazione con la polizia ha messo a disposizione una task force per prendere i bagagli e riavviarli con dei voli.

La task force è pronta a intervenire nel momento in cui Alitalia ne faccia richiesta.

"Nessun problema di ordine pubblico" all'aeroporto di Fiumicino. Lo puntualizza Alitalia che sottolinea: "A causa di un disguido interno, sono state disattivate le postazioni di 25 lavoratori Alitalia dello scalo di Fiumicino che, soltanto domani, sarebbero dovute essere disattivate in coincidenza con la consegna a questi lavoratori delle lettere di messa in mobilità", spiega la compagnia. Questo disguido, si prosegue, "ha creato un po' di agitazione tra i lavoratori provocando qualche ritardo nella consegna o nel riavvio di alcune centinaia di bagagli in transito, che saranno prontamente riconsegnati nel minor tempo possibile".

"E' inaccettabile quanto avviene in questi giorni in Alitalia. La scelta dell'azienda di tagliare fuori dal sistema informatico  lavoratrici e lavoratori per comunicargli il loro licenziamento, rende ancora più pesante un passaggio già drammatico. Oggi si è ripetuto quanto già accaduto nei giorni scorsi", dichiara Stefano Fassina (Pd). "Il ministro Lupi -aggiunge- intervenga per individuare le responsabilità affinché non si ripetano più comportamenti che offendono la dignità delle persone. Insieme ad altri parlamentari del Lazio, domani chiederemo un incontro urgente al ministro Lupi per sapere a che punto è il piano sottoscritto insieme all'azienda e alcuni sindacati per la ricollocazione di parte dei lavoratori in esubero. Inoltre -conclude- chiederemo di affrontare i gravissimi problemi delle aziende di handling e di Alitalia Maintenance Systems.

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