Dopo la guerriglia tra abitanti e immigrati nel quartiere il primo cittadino riceve una delegazione in Campidoglio e annuncia: "'Tolleranza zero' su occupazioni abusive, roghi tossici e prostituzione"
'Tolleranza zero' su occupazioni abusive, roghi tossici e prostituzione. Questi gli impegni presi dal sindaco di Roma Ignazio Marino durante l'incontro di questa mattina in Campidoglio con i comitati del quartiere di Tor Sapienza, la periferia romana che è stata teatro nei giorni scorsi di forti tensioni tra immigrati e residenti.
Il confronto è stato definito da Marino "produttivo e costruttivo". "Abbiamo deciso che, anche se le strette di mano sono importanti, metteremo tutto per iscritto con un verbale da sottoscrivere - ha spiegato il sindaco - Abbiamo preso alcune decisioni e faremo un percorso insieme: questo non sarà un incontro isolato".
Quanto al centro per rifugiati di via Morandi, ''stiamo valutando la possibilità di trasformarlo in una casa di accoglienza solo per donne e bambini - ha sottolineato - Valuteremo inoltre se ci sono occupazioni abusive negli edifici del quartiere e se la chiesa di San Cirillo è occupata illegalmente". Ma non solo. "Interverremo nella maniera più rigorosa per liberare alcune strade dalla prostituzione", ha aggiunto il sindaco promettendo anche "un intervento deciso della Polizia Municipale per porre fine ai roghi nel campo rom di via Salviati perché inquinano l'ambiente con fumi tossici".
Dal canto loro, i rappresentanti dei comitati hanno espresso il disagio e la grande stanchezza per il degrado del quartiere, ma hanno anche valutato positivamente l'incontro. "Si è aperto un tavolo serio, al quale noi non avanziamo ricatti o minacce", hanno commentato lasciando il Campidoglio. Insomma, pace fatta tra sindaco e residenti, o quasi. Perché i comitati Marino lo aspettano al varco: "Verificheremo giorno per giorno l'evolversi della situazione e il rispetto degli impegni presi dal sindaco".
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