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Mafia: dalla fiction alla realtà, chi è 'il Nero' Massimo Carminati

02 dicembre 2014 | 13.35
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L'ex terrorista dei Nar, legato anche alla Banda della Magliana, ha ispirato il personaggio nel libro cult di De Cataldo 'Romanzo Criminale'. Soprannominato il 'Guercio' per quell'occhio perso durante l'arresto negli anni '80

Mafia: dalla fiction alla realtà, chi è 'il Nero' Massimo Carminati

Ci sarebbe l'ex Nar Massimo Carminati a capo dell'organizzazione criminale smantellata oggi dai Carabinieri del Ros, nell'ambito di un'operazione sugli appalti in Campidoglio che ha portato a 37 arresti e che vede indagati, tra gli altri l'ex sindaco di Roma Gianni Alemanno. L'ex terrorista, che ha ispirato il personaggio del 'Nero' nel libro cult di Giancarlo De Cataldo "Romanzo Criminale" e nel film e nelle serie tv che ne sono seguiti, è un personaggio chiave della storia degli anni '70-'80.

Milanese di nascita ma a Roma dall'adolescenza, dopo una breve militanza politica, Carminati, 56 anni, è confluito presto in uno dei gruppi fondanti dei Nar. Una vicinanza che nasce sui banchi di scuola, perché 'il Nero' frequenta lo stato istituto paritario di Monteverde di Alessandro Alibrandi, Franco Anselmi e Valerio Fioravanti. L'arresto per lui arriva il 20 aprile 1981 quando, colpito da mandato di cattura per le azioni con i Nar, viene preso nel tentativo di fuggire all’estero. Nel corso della cattura, Carminati viene ferito gravemente: perderà poi l'uso di una gamba e l'occhio sinistro, guadagnandosi il soprannome 'Il guercio'.

Con i Nar Carminati partecipa a diverse azioni, ma, a quanto raccontano alcuni 'pentiti', il suo ruolo è anche un altro, quello di fare da tramite con la malavita romana e in particolare con la Banda della Magliana. A fargli da apripista, sempre secondo i racconti di chi poi scelse di collaborare, il rapporto con i boss Franco Giuseppucci e Danilo Abbruciati nato frequentando il bar Fermi e il bar di via Avicenna, nella zona di Ponte Marconi, ritrovo del gruppo criminale. Questo rapporto finisce anche al centro di diversi processi, nei quali Carminati però viene quasi sempre assolto. Una condanna a dieci anni di reclusione arriva invece nel 1998 nel processo, scaturito dall'operazione Colosseo, che vede alla sbarra l'intera Banda della Magliana.

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