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Cri: no a cancellazione Corpo militare, oggi nuovo sit-in al Pantheon

04 dicembre 2014 | 16.02
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Non cancellate il Corpo militare della Croce Rossa. Dopo il sit in del 26 novembre scorso di fronte a Palazzo Montecitorio, organizzato dal Comitato Salva Corpo Militare CRI, che ha visto la partecipazione di oltre mille tra volontari, militari in congedo, familiari e sostenitori della Croce Rossa, oggi si sono riunite in Piazza del Pantheon le rappresentanze delle organizzazioni sindacali nazionali Cgil, Cisl, Uil e Fialp cisl per contestare gli effetti dell'entrata in vigore del decreto n.178/2012, e in particolare dell’art.5, vedrà la fine del Corpo Militare Cri dal 1 gennaio 2015.

''La richiesta di attenzione e la preoccupazione -sottolinea all'Adnkronos Michele Polini, presidente del Comitato nazionale Salva Corpo militare Cri - è grande sia per la perdita di uno dei più antichi Enti della Croce Rossa internazionale (il corpo militare Cri è stato fondato nel 1866) a causa della trasformazione in un'Associazione privata e della conseguente smilitarizzazione, sia per gli effetti sull'occupazione dei militari e civili che già dal 1 gennaio 2015 vedrà licenziate 178 persone''.

"Con effetto immediato -avverte Polini- questi 178 lavoratori dal 31 dicembre 2014 resteranno a casa. Le persone che ruotano attorno alla Croce Rossa sono circa 20mila, ma quelli attualmente assunti nel Corpo militare sono quasi 1.000: degli 803 militari in servizio continuativo, circa 300 transiteranno verso un contingente, con un contratto a termine che scade il 31 dicembre 2016. I restanti, invece, dopo aver perso lo status di militare transiteranno nel ruolo civile in mobilità non assistita''.

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