Il presidente dell'Anac: "Si deve ragionare sul lungo periodo, più che interventi immediati servono strumenti per creare anticorpi per cambiare il modo di lavorare della pubblica amministrazione"
"Se qualcuno ha la bacchetta magica, si faccia avanti". Lancia la sfida il presidente dell'Autorità nazionale anticorruzione Raffaele Cantone, aprendo al ministero della Giustizia la 'Giornata della trasparenza'. Per contrastare la corruzione, avverte, "bisogna ragionare in una logica di lungo periodo. Chi pensa che possano esserci interventi immediati ignora che la corruzione si è incancrenita da tempo, è una vera e propria malattia della pubblica amministrazione".
Per Cantone, "gli strumenti di lungo periodo servono a creare gli anticorpi per cambiare il modo di lavorare della pubblica amministrazione". In questa direzione, ha aggiunto il presidente dell'Anac, "la trasparenza è la chiave di volta del sistema. Possiamo fare tutte le leggi che vogliamo, ma da sole non bastano".
Cantone ha poi sottolineato l'importanza del decreto legislativo che ha fissato le regole per la trasparenza nella Pubblica amministrazione, definendolo "un punto di riferimento da non mettere in discussione e rispetto al quale non si torna indietro se si vuole entrare tra gli Stati civili", anche se "il decreto presenta qualche criticità" e per questo motivo l'Autorità anticorruzione "è favorevole alla riapertura della delega da parte del ministero della Pubblica amministrazione, per consentire una revisione che migliori le regole sulla trasparenza".
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