Mafia capitale: Galantino (Cei), lucrare sui poveri è peccato due volte

''Lucrare, come è capitato a Roma, sui bisogni degli ultimi e sulla povera gente è peccato due volte: Prima di tutto perché la disonestà è male da sola, ma quando poi viene esercitata nei confronti dei più deboli, è ancora più grave. C'è solo da vergognarsi''. Lo dice all'Adnkronos monsignor Nunzio Galantino, vescovo di Cassano allo Ionio e segretario generale della Cei. ''Mi auguro che i magistrati -prosegue l'alto prelato- facciano sempre, con tutti e continuamente, il loro lavoro. Ringraziandoli per quello che già fanno, insieme a tutte le forze dell'ordine''.

Galantino fa notare: ''In questo momento, in Italia e non solo, non c'è solo gente che ruba soldi, ma anche gente che sta rubando valori. Se ci sono persone che sistematicamente fanno terra bruciata intorno ai valori, con parole o comportamenti lobbistici, gettando continuamente sospetti, devono sapere che stanno scippando i valori alle persone. E senza valori è chiaro che prosperano la mafia capitale e la criminalità in tutte le altre città''.

Il segretario generale della Conferenza Episcopale Italiana è chiaro: ''Non si può da una parte gridare contro questi scandali e dall'altra demolire tutto un universo di valori che esiste nelle nostre città''. ''C'è gente che con troppa facilità ruba anche i valori -è il monito di mons. Galantino- e questo è grave quanto quello che succede a coloro i quali rubano soldi. Un monito -conclude- non solo per la politica, ma per tutti''.