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Prende il volo la petizione per bici più treno, 40.000 firmatari

08 gennaio 2015 | 08.27
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Vola la petizione promossa su Change.org per chiedere a Trenitalia un abbonamento per il trasporto delle bici sul treno. Promossa da Sara Poluzzi, bolognese di 38 anni, un lavoro da ingegnere a Imola e 'ciclopendolare' quotidiana tra le due città

Promossa da Sara Poluzzi, 38 anni, ingegnere e "ciclopendolare" tra Bologna e Imola

Un treno attrezzato per il trasporto bici
Un treno attrezzato per il trasporto bici

Vola la petizione promossa su Change.org per chiedere a Trenitalia un abbonamento per il trasporto delle bici sul treno. Partita in sordina qualche giorno dopo Capodanno, ha ormai raggiunto la soglia dei 40.000 firmatari. La petizione è stata promossa da Sara Poluzzi, bolognese di 38 anni, un lavoro da ingegnere a Imola e "ciclopendolare" quotidiana tra le due città.

Nella petizione si suggerisce a Trenitalia di "rendere omogenea a livello nazionale la possibilità di acquistare abbonamenti mensili ed annuali per il trasporto bici". La possibilità è al momento affidata alla "buona volontà" delle regioni, che hanno la competenza a stipulare accordi con Trenitalia, determinando così una situazione a macchia di leopardo.

"In alcune regioni -si legge ancora nella petizione- trasportare la bici sul treno ha un costo annuo di circa 1.000 euro, perché non è ancora possibile usufruire di un abbonamento mensile o annuale. In Emilia Romagna l'abbonamento annuale a 122 euro - nato da un accordo tra Fiab e Trenitalia - è stato di recente annullato. In Lombardia l'abbonamento c'è e costa 60 euro. " In Puglia, inoltre, il trasporto bici è gratuito, ma sempre grazie a una convenzione tra regione e Trenitalia, da rinnovare ogni anno.

Da qui la proposta: estendere all'intero territorio nazionale le migliori pratiche finora emerse in Italia e magari con un occhio ai paesi d'Oltralpe, dove la pratica è diffusa da decenni. La proponente, Sara Poluzzi, ricorda che "è crescente il numero di pendolari che utilizzano la bici ed il treno quotidianamente ed è ormai condivisa nella società la necessità di favorire pratiche virtuose che hanno effetti benefici sull'ambiente, la mobilità, la salute".

Senza contare, prosegue la petizione , che i fondi ci sarebbero: "la Federazione europea dei ciclisti -si legge infine- ha calcolato che nel periodo 2014-2020 sono disponibili per gli stati circa 6 miliardi di euro per finanziare progetti di ciclabilità. Ad oggi si contano progetti per un ammontare pari a poco più di 2 miliardi, di cui l'Italia detiene solo il 4%: quindi non è una questione di mancanza di fondi ma di mancanza di progetti per utilizzare questi fondi".

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