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Roma: 'aprite, siamo dell'antidroga', così finti agenti rapinavano prostitute

21 gennaio 2015 | 17.07
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In tre sono stati arrestati dalla polizia ma si cerca un complice. Diversi i colpi attribuiti ai malviventi, che si presentavano presso gli appartamenti delle 'lucciole' spacciandosi per appartenenti alle forze dell'ordine

(Foto ufficio stampa Polizia)
(Foto ufficio stampa Polizia)

"Aprite, siamo dell'antidroga". Così finti agenti della polizia rapinavano prostitute nella Capitale fingendosi appartenenti alle forze dell'ordine. Almeno due gli episodi al centro delle indagini, che sono tuttora in corso per rintracciare un complice riuscito a sfuggire alla cattura. In manette per il momento sono finiti tre romani tra i 33 e i 39 anni. Sempre lo stesso il modus operandi utilizzato dalla banda: uno si presentava all'appartamento delle 'lucciole' affermando di appartenere alle forze dell'ordine; a quel punto faceva entrare i complici, che dichiaravano di essere della squadra antidroga.

Il primo episodio risale al 30 giugno scorso in un appartamento di via Portuense: vittime due prostitute rumene, di 26 e 28 anni. In questo caso ad agire furono in quattro: dopo essersi guadagnati l'entrata, mentre tre intrattenevano una delle due ragazze, schiaffeggiandola e impedendole di reagire, l'altra veniva costretta, sotto la minaccia di una pistola, a consumare più rapporti sessuali con il primo uomo giunto in casa. Al termine della violenza, i quattro rubarono 9 cellulari, un computer e circa 600 euro in contanti prima di darsi alla fuga.

La seconda rapina risale al 12 agosto, in via Rosa Govona, presso l'appartamento di due prostitute 40enni dominicane. In quel caso i rapinatori agirono in tre: un primo uomo, dichiarandosi agente della polizia, si fece aprire la porta, dando il via libera ai complici. Ma l'irruenza con la quale i due uomini si avventarono sulla porta mise in allarme una delle donne, che contattò il 113. In quella circostanza una delle vittime riuscì a fotografare, prima che i tre si allontanassero, il volto di uno dei malviventi.

E' stata proprio quella foto, scattata di nascosto, che ha consentito di arrivare al gruppo. Il rapinatore 'immortalato' dalla prostituta è stato fermato il 30 settembre scorso nel corso di una normale attività di prevenzione antirapina: l'uomo, che si aggirava nei pressi di un istituto di credito a bordo di uno scooter rubato, è stato riconosciuto. Dai controlli della banca dati è inoltre emerso che aveva precedenti per rapina in appartamento in danno di prostitute straniere e violenza sessuale.

Nel corso delle indagini, le forze dell'ordine sono riuscite a individuare i due complici, già detenuti in carcere per reati analoghi. Le indagini sono tuttora in corso, anche per individuare il quarto complice del furto avvenuto ai danni delle due prostitute rumene. La misura cautelare a carico dei tre uomini individuati è stata eseguita dagli agenti del Commissariato Monteverde.

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