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Palermo: veterinario aggredito invoca su Facebook eutanasia per randagi

27 gennaio 2015 | 12.49
LETTURA: 3 minuti

Ora rischia di un procedimento disciplinare davanti il Consiglio dell'Ordine dei veterinari. Un post piuttosto duro che ha subito fatto scalpore fra gli animalisti del web, ancora di più perché a pubblicarlo è stato proprio un veterinario, ed ha scatenato anche la reazione della segreteria nazionale del Partito Animalista Europeo

Palermo: veterinario aggredito invoca su Facebook eutanasia per randagi

Probabilmente tutto avrebbe pensato meno che il suo sfogo su Facebook gli sarebbe costato il rischio di un procedimento disciplinare davanti il Consiglio dell'Ordine dei veterinari. Eppure è quanto accaduto a Luigi Zumbo, medico veterinario palermitano, che qualche giorno fa, mentre correva al Parco della Favorita è stato aggredito da un cane randagio e ha pensato di sfogarsi su Facebook.

"Prego che accada lo stesso alla polizia municipale ed agli animalisti - scrive il medico sul social network dopo l'aggressione - Cane stupido e coglione, ho solo un'opzione per questi cani... cattura ed eutanasia...la mia reazione gli rimarrà impressa per alcune settimane...tornerò a fare una corsetta in quella zona per vedere se la lezione è servita".

Un post piuttosto duro - adesso è stato cancellato - che ha subito fatto scalpore fra gli animalisti del web, ancora di più perché a pubblicarlo è stato proprio un veterinario, ed ha scatenato anche la reazione della segreteria nazionale del Partito Animalista Europeo che ha inviato all'Ordine dei Medici Veterinari di Palermo la richiesta per l'immediato avvio di un provvedimento disciplinare.

"Immaginare la radiazione del medico è eccessivo - spiega all'Adnkronos il presidente dell'Ordine dei veterinari di Palermo Paolo Giambruno - ma è indubbio che esamineremo la situazione con molta attenzione e con obiettività, senza però farci condizionare dall'impatto che la vicenda ha avuto sull'opinione pubblica. Uno dei nostri più importanti principi deontologici è la tutela degli animali come essere senzienti, è chiaro che se questi comportamenti dovessero essere confermati l'Ordine prenderà le opportune distanze".

I tempi per la soluzione della questione saranno abbastanza brevi. La prossima settimana il dottore Zumbo è stato convocato dal presidente dell'Ordine dei Veterinari, il quale al termine dell'incontro riferirà al Consiglio dell'Ordine che deciderà se avviare o meno un procedimento disciplinare. In caso positivo, "entro metà marzo - dice il dottor Giambruno - avremo un provvedimento disciplinare". Le sanzioni previste sono la diffida, la censura e la sospensione.

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