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Inchiesta 'Aemilia', perquisizione a casa dell'ex calciatore Iaquinta nel reggiano

04 febbraio 2015 | 18.21
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Carabinieri anche a casa del padre arrestato nell'ambito indagine Dda Bologna: trovate pistole appartenenti al figlio che le deteneva regolarmente. Il padre, però, non avrebbe potuto avere armi in casa

(Infophoto) - INFOPHOTO
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I carabinieri hanno effettuato questa mattina una perquisizione a casa d ell'ex giocatore della Nazionale di calcio Vincenzo Iaquinta, nell'ambito dell'inchiesta 'Aemilia' condotta dalla Dda di Bologna, contro la 'Ndrangheta. I militari si sono recati, dunque, nell'abitazione dell'atleta a Quattro Castella, in provincia di Reggio Emilia, per acquisire eventuali documenti utili all'inchiesta.

Altre perquisizioni domiciliari sono state disposte anche a Reggiolo a casa del padre dell'ex calciatore, Giuseppe Iaquinta, che è tra gli oltre cento arrestati nell'inchiesta Aemilia. L'uomo è titolare di un'impresa edile ed è accusato di associazione di tipo mafioso, ai sensi dell'art. 416 bis del codice penale.

Nel corso della perquisizione domiciliare già effettuata a Reggiolo i carabinieri hanno trovato due pistole regolarmente detenute dal figlio Vincenzo. Il padre però non avrebbe potuto tenere in casa le armi, per un divieto alla detenzione di armi, già in atto da qualche tempo a suo carico.

In sostanza, le due pistole avrebbero dovuto stare a Quattro Castella a casa del figlio e non nell'abitazione del padre, che non è autorizzato ad esserne in possesso. Sul fatto specifico, quindi, su eventuali responsabilità dell'ex calciatore in merito alla corretta collocazione delle pistole in questione, sono in corso le valutazioni degli inquirenti.

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