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Resistenza: è morto Massimo Rendina, addio al 'Comandante Max'

08 febbraio 2015 | 17.43
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Nella lotta di Liberazione guidò la brigata Garibaldi. Dalla fine della guerra non ha mai smesso la sua attività di testimone della Resistenza. Il cordoglio del presidente della Repubblica Sergio Mattarella. La camera ardente in Campidoglio

Resistenza: è morto Massimo Rendina, addio al 'Comandante Max'

Una vita per la libertà e la memoria. Massimo Rendina, partigiano e testimone della Resistenza, è morto oggi a 95 anni. Nato a Venezia il 4 gennaio 1920, il 'Comandante Max' militò prima nella 19esima brigata Giambone Garibaldi, con funzione di capo di Stato Maggiore, e successivamente nella 103esima brigata Nannetti della prima divisione Garibaldi, della quale fu comandante e capo di Stato Maggiore. Ha preso parte alla liberazione di Torino ed è stato ferito in guerra. Lo zio di Massimo, Roberto Rendina fu ucciso alle Fosse Ardeatine. Riconosciuto Partigiano combattente dal 1 novembre del '43 alla fine della liberazione dell'Italia dal nazifascismo, Rendina è stato direttore del primo telegiornale della Rai, docente di storia della comunicazione e membro del Comitato scientifico dell'Istituto Luigi Sturzo per le ricerche storiche sulla Resistenza. Presidente dell’Anpi Roma, è stato l'ideatore della Casa della Memoria e della Storia, inaugurata dalla giunta Veltroni nel 2006.

Domani dalle 12 alle 19 nella Sala della Protomoteca in Campidoglio sarà allestita la camera ardente per rendergli omaggio. Alle 13, inoltre, è prevista una breve commemorazione funebre. "Sono profondamente commosso", ha detto il sindaco di Roma Ignazio Marino. "Per decenni - ha ricordato - ha portato avanti in maniera instancabile la testimonianza e il ricordo della Resistenza partigiana con la sua attività all’interno dell’Anpi, con l’impegno professionale e con le lezioni nelle scuole. Rivolgo, a nome di tutti i cittadini romani, le mie più sentite condoglianze ai suoi familiari e ai suoi cari".

Rendina "ha rappresentato una voce libera per Roma e per l'Italia - ha ricordato l'assessore con delega alla Memoria di Roma Paolo Masini divulgando la notizia della morte - e l'esempio di come ai nostri giorni sia ancora possibile mettere in pratica e trasmettere in modo alto e nobile i valori di quella grande pagina della nostra Storia che fu la Resistenza".

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