cerca CERCA
Venerdì 19 Aprile 2024
Aggiornato: 07:54
10 ultim'ora BREAKING NEWS

Caso Yara: legale Bossetti presenta nuova istanza di scarcerazione

09 febbraio 2015 | 12.41
LETTURA: 3 minuti

Nelle tredici pagine consegnate al gip Vincenza Maccora, l'avvocato dell'indagato si focalizza sulle nuove perizie dell'accusa in cui si evidenzia l'assenza di peli e capelli di Bossetti sul corpo della vittima, così come sugli abiti, gli attrezzi e il furgone sequestrati all'indagato.

Caso Yara: legale Bossetti presenta nuova istanza di scarcerazione

Un "quadro indiziario assente" dove i primi elementi che hanno portato in carcere Massimo Giuseppe Bossetti, accusato dell'omicidio della 13enne Yara Gambirasio, hanno perso la loro forza di prova mettendo a rischio l'impianto accusatorio, da sempre definito granitico dalla procura di Bergamo. E' con questa e altre motivazioni che l'avvocato Claudio Salvagni ha presentato oggi al gip di Bergamo una nuova istanza di scarcerazione per il suo assistito, alla luce, in particolare, degli ultimi dettagli emersi sulle indagini.

Nelle tredici pagine consegnate stamane al gip Vincenza Maccora, Salvagni si focalizza sulle nuove perizie dell'accusa in cui si evidenzia l'assenza di peli e capelli di Bossetti sul corpo della vittima, così come sugli abiti, gli attrezzi e il furgone sequestrati all'indagato.

"L'esito assolutamente negativo" di questi accertamenti, si legge nelle pagine in possesso dell'Adnkronos, costituisce "un rilevante e determinante elemento a favore dell’indagato e, in particolare, un fatto nuovo sopravvenuto, idoneo a contrastare concretamente gli indizi di colpevolezza posti a base della misura restrittiva"trattandosi di circostanze "che minano, senza alcun dubbio, le argomentazioni esternate dall’accusa che, in tali indagini, indicava l’esistenza di rilevanti elementi indiziari".

Inoltre, sulla traccia mista (Yara - 'Ignoto 1') trovata sugli slip della 13enne, - scomparsa il 26 novembre 2010 da Brembate di Sopra e il cui corpo senza vita è stato trovato in un campo abbandonato di Chignolo d'Isola a tre mesi esatti di distanza -, ci sono "acclarati dubbi scientifici", dopo la relazione firmata dal consulente dell'accusa Carlo Previderè in cui emerge come il Dna mitocondriale di 'Ignoto 1' non corrisponde con quello di Bossetti, contro una piena corrispondenza tra il Dna nucleare del presunto assassino con quello dell'indagato, possibilità difficile da spiegare a dire di diversi esperti genetisti.

La scelta, poi, della procura di Bergamo di non ricorrere al giudizio immediato contro Massimo Giuseppe Bossetti, in carcere dal 16 giugno scorso con l'accusa di aver ucciso con crudeltà la 13enne Yara Gambirasio, "dimostra, una volta di più, l’assoluta inconsistenza delle allegazioni indiziarie formulate dalla procura".

Questi nuovi elementi costituiscono quei "fatti nuovi sopravvenuti" che consentono alla difesa di potersi rivolgere nuovamente al giudice dell'udienza preliminare. Il gip di Bergamo ha cinque giorni per decidere sulla nuova istanza con cui l'avvocato di Bossetti chiede la revoca della misura cautelare in carcere o, in subordine, un'altra meno afflittiva.

Riproduzione riservata
© Copyright Adnkronos
Tag
Vedi anche


SEGUICI SUI SOCIAL



threads whatsapp linkedin twitter youtube facebook instagram
ora in
Prima pagina
articoli
in Evidenza