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Terni: entra in un locale notturno e viene ucciso a bottigliate

13 marzo 2015 | 08.42
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La vittima, 27 anni, è stato colpito a morte al collo da un marocchino di 30 anni che era già stato allontanato due volte dal locale perché molesto. All'amico medico che per primo lo ha soccorso ha detto: "Non ci arrivo in ospedale". Salvini: "Assassino va espulso a calci in Marocco a marcire in galera". Alfano: "Era ancora in Italia perché aveva presentato il ricorso alla richiesta d'asilo respinta"

Infophoto
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Un ragazzo di 27 anni, David Raggi, è stato ucciso ieri sera a Terni di fronte a un locale notturno. Il giovane è stato colpito a morte con una bottigliata al collo da un marocchino che era già stato allontanato due volte dal locale perché molesto. La giovane vittima è stata colpita senza alcun apparente motivo. Prima di ferire a morte David Raggi, l'omicida, Aassoul Amine, 30 anni, gli ha detto “che guardi?”. Poi ha raccolto un pezzo di vetro da terra e lo ha colpito al collo, recidendogli la giugulare.

David in passato era stato un volontario del 118 e ha capito subito quello che gli stava succedendo. E' stato lui stesso infatti a chiedere un'ambulanza e all'amico medico che per primo lo ha soccorso ha detto: "Non ci arrivo in ospedale". Agli amici che lo hanno soccorso David ha chiesto di dire ai suoi familiari che gli vuole bene.

L'omicida è stato arrestato nel corso della notte degli agenti di polizia di Terni. Il 30enne era stato espulso dall'Italia nel 2007, dopo che aveva commesso diversi reati. Prima dell'espulsione aveva abitato nelle Marche, dove aveva raggiunto la madre. Rientrato in Italia nel 2014, passando per Lampedusa, aveva chiesto asilo politico che gli era però stato negato. Da quel momento è illegale in Italia.

A Terni c'è sgomento per la morte di David e sul suo profilo Facebook si è riversato tutto il dolore e l'amore delle tantissime persone che lo conoscevano. Stesso sentimento è stato espresso dal prefetto Gianfelice Bellesini che si è detto “sicuro che la comunità locale saprà stringersi con affetto e compostezza attorno al dolore dei familiari ed amici di David. La sua drammatica scomparsa - ha detto - richiama le nostre coscienze al tema cruciale del rispetto delle regole, che devono valere per tutti senza distinzioni, ma non dovrà costituire in alcun modo pretesto per illegalità o reazioni dettate da sentimenti di rabbia o timore”.

“L’episodio non trova alcuna giustificazione o attenuante - ha sottolineato il sindaco di Terni Leopoldo Di Girolamo - ma la violenza non deve generare violenza. Essenziale è la richiesta di fermezza contro chi infrange le regole in maniera così spudorata. La nostra indignazione per questo delitto efferato e gratuito non deve comunque mettere in discussione gli elementi di convivenza democratica della città".

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