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Papa: no a preti e suore affaristi e mondani

21 marzo 2015 | 17.16
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Il Papa fa carta straccia del discorso che era stato scritto e va a braccio in tutta spontaneità, attraverso il racconto ad aneddoti: "All'ora della telenovela non trovavi una suora in collegio"

(foto Afp / Alberto Pizzoli) - AFP
(foto Afp / Alberto Pizzoli) - AFP

No ai preti e alle suore attaccati al denaro e alla mondanità. Papa Francesco fa carta straccia del discorso al clero di Napoli che era stato preparato. E parla a braccio, col cuore, in tutta spontaneità. Attraverso il racconto di aneddoti. Uno, in particolare, volto a dimostrare che anche tra i religiosi c'è chi tra la misericordia e la telenovela sceglie la seconda. Accanto al Papa, in Duomo, siede il cardinale Crescenzio Sepe, arcivescovo di Napoli.

"Nella diocesi che avevo prima - racconta Bergoglio - c'era un buon collegio di suore, brave ma la casa dove abitavano era un po' vecchia ed era necessario rifarla. L'hanno rifatta bene, troppo bene. Anche lussuosa. Hanno messo in ogni stanza un televisore".

Ebbene, dice il Papa, "all'ora della telenovela tu non trovavi una suora in collegio. Ma questa è la mondanità, vivere mondanamente con lo spirito del mondo che Gesù non voleva. E la gente se ne accorge". Un altro aneddoto volto a denunciare la mondanità e l'attaccamento ai soldi contrario allo spirito di povertà: "Quando nella chiesa entra l'affarismo nei sacerdoti e nei religiosi è brutto".

"Ricordo una grande religiosa, brava donna, una economa - dice - che faceva bene il suo mestiere ma aveva il cuore attaccato ai soldi e selezionava la gente in base ai soldi che avevano. Era l'economa di un collegio importante, grande donna ma l'ultima umiliazione che ha avuto è stata pubblica: aveva 70 anni più o meno, era in un salotto di professori e, prendendo un caffè, ha avuto una sincope ed è caduta. Le diedero uno schiaffo per farla rinvenire e lei nulla. La professoressa disse: 'mettiamole un biglietto e mettiamole dei pesos per vedere se lei reagisce'. Ma la poverina era morta. Una brutta testimonianza".

Il Papa si rivolge poi ai seminaristi, invitandoli a fare esame di coscienza: "Gesù deve essere al centro della vita. Se non avete Gesù al centro, ritardate l'ordinazione. Aspettate un po' di tempo per essere sicuri perché non sai come finirà". Bergoglio ammonisce poi sul fatto che si è perso il senso delle opere di misericordia. "Tornando a casa prendete il catechismo e ricordate le opere di misericordia". Un esempio. "A Roma - racconta - ci sono bambini battezzati che non sanno farsi il segno della croce. Dove è l'opera di misericordia? Insegnare a fare quello che non si sa".

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