Un uomo in seguito identificato come Fausto Bortolotti, 61 anni, residente a Ventimiglia, ha esploso dei colpi in aria davanti alla sede del congresso di Magistratura Democratica. Il ministro della Giustizia che stava partecipando all'appuntamento: "Si è trattato di uno squilibrato"
Un uomo in seguito identificato come Fausto Bortolotti, di 61 anni, ha esploso alcuni colpi di arma da fuoco in aria davanti al teatro Cilea, a Reggio Calabria, dove in questi giorni si svolge il congresso di Magistratura Democratica a cui oggi ha preso parte, tra gli altri, anche il ministro della Giustizia Andrea Orlando. Bortolotti è stato subito fermato da una pattuglia dei carabinieri e ora si trova in caserma in stato di arresto.
I lavori del congresso non sono stati interrotti dagli spari che hanno solo creato un po' di confusione. Anche gli impegni istituzionali del ministro proseguiranno come da agenda: da Reggio Calabria, Orlando andrà a Milano dove domani parteciperà a una iniziativa al memoriale della Shoah al Binario 21 della Stazione centrale.
Bortolotti è originario della provincia di Bergamo e residente a Ventimiglia. Gli investigatori dell'Arma stanno verificando in queste ore se il suo gesto sia occasionale e ricostruendo il motivo che lo ha spinto a commetterlo. Secondo quanto appreso, Bortolotti non ha detto nulla e si trova ancora nella caserma del Comando provinciale dei Carabinieri. La convalida dell'arresto è attesa lunedì.
''Spavento? No, abbiamo avuto un po' di preoccupazione quando abbiamo sentito il rumore e abbiamo capito dopo che erano spari. Ci hanno detto che si trattava di una persona squilibrata, trovato pure in condizioni di alterazione mentale. Nulla di preoccupante alla luce delle informazioni che sono state raccolte'', ha detto Orlando ai microfoni di 'Repubblica Tv'.
''Credo che potesse costituire un pericolo anche per i passanti perché è la strada principale di Reggio Calabria. Un intervento pronto di cui li vorrei ringraziare non solo per la mia incolumità ma anche per quella pubblica. Per fortuna - conclude Orlando - si è trattato di una cosa marginale e non pericolosa''.
Grazie agli agenti della penitenziaria, a digos e carabinieri intervenuti prontamente oggi a RC a tutela del l'incolumità dei cittadini.
— Andrea Orlando (@AndreaOrlandosp) 28 Marzo 2015
Il ministro dell'Interno, Angelino Alfano, ha telefonato a Orlando, per esprimergli affettuosa vicinanza per quanto accaduto a Reggio Calabria. "Qualunque sia stato il movente, è stato un gesto gravissimo - ha affermato Alfano - e per questo, dunque, non sarà sottovalutato. Ringrazio le forze dell'ordine per il pronto intervento".