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Immigrati, in 75 sbarcati sulle coste leccesi. Arrestati due scafisti

11 aprile 2015 | 15.46
LETTURA: 3 minuti

Entrambi albanesi di Valona, sono finiti in manette per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina

Immigrati, in 75 sbarcati sulle coste leccesi. Arrestati due scafisti

Nottata di arrivi di migranti sulla costa leccese. Due le operazioni condotte da militari e unità aeronavali della Guardia di Finanza, che hanno anche arrestato due scafisti. In tutto sono 75 gli stranieri sbarcati. Il primo gommone è stato individuato poco prima dell'alba nel canale di Otranto e poi scortato fino alla costa, precisamente in località Ciolo, di Gagliano del Capo, in provincia di Lecce. Il mezzo, che viaggiava a luci spente, ha attirato l'attenzione delle unità delle Fiamme gialle per il tipico comportamento degli scafi adibiti al traffico di immigrati. (VIDEO)

Identificata nel tratto di costa adriatica a nord di Leuca la probabile zona di sbarco, le motovedette della Guardia di Finanza sono state concentrate su quell'area e supportate dall'intervento di un elicottero e di pattuglie a terra. Complesse e delicate le operazioni di cattura del mezzo. Particolare attenzione è stata posta dai finanzieri per riuscire da un lato a salvaguardare l'incolumità dei migranti e dall'altro per chiudere ogni possibilità di fuga al gommone.

Lo scafo, un gommone di 10 metri, con due potenti motori fuori bordo, è stato trasferito agli ormeggi della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Otranto, scortato e sequestrato da motovedette e gli scafisti, A. Z., 42 anni, e A. X., 28, entrambi albanesi di Valona, sono stati arrestati per favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Anche i 37 migranti, tutti presumibilmente curdi e siriani, tra cui 5 donne e un minore, inizialmente presi a bordo di un guardacoste delle Fiamme gialle, sono stati condotti agli ormeggi del reparto navale della Guardia di Finanza, per poi essere trasferiti, per le procedure di rito e per i necessari approfondimenti sulla posizione dei singoli, nel centro di assistenza temporanea 'Don Tonino Bello' di Otranto.

Sempre poco prima dell'alba, nella vicina località di Santa Maria di Leuca, grazie alla segnalazione di alcuni pescatori, pattuglie di finanzieri dei reparti dal Comando Provinciale di Lecce e dal Reparto aeronavale di Bari hanno rintracciato altri 36 migranti, di cui 20 donne, 15 uomini e un minore, tutti di nazionalità somala, alcuni dei quali hanno riferito di essere stati trasportati via mare da un potente gommone che aveva subito ripreso il largo. Più tardi "i carabinieri ne ha trovati altri due" riferisce all'Adnkronos il colonnello della Guardia di Finanza Maurizio Muscarà, responsabile del reparto operativo aeronavale di Bari.

Sono state indirizzate sul tratto di mare tra Leuca e Corfù altre unità aeronavali presenti in attività di pattugliamento nell'area che hanno individuato il grosso gommone che prima aveva trasportato i migranti. Le elevatissime prestazioni e l'enorme vantaggio acquisito dal gommone e l'ormai vicino limite delle acque territoriali greche hanno impedito ai mezzi della Guardia di Finanza di procedere alla cattura del natante.

Sono state comunque informate le autorità greche, nell'ambito delle procedure di cooperazione internazionali previste. Anche il secondo gruppo di migranti è stato portato nel 'Don Tonino Bello' di Otranto. I mezzi del reparto operativo aeronavale di Bari e del gruppo aeronavale di Taranto sono impegnati nell'operazione 'Triton 2015'.

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