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Roma, la metro non passa: i cittadini occupano vagone a Cinecittà /Video

17 aprile 2015 | 12.30
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La protesta si è scatenata perché lo sciopero previsto dalle 8.30 sarebbe iniziato alle 8.15. Pendolari furiosi, Atac avvia indagine interna. Garante: "Sanzioni se violata la legge". Codacons: "Esposto in Procura per fare luce su quanto avvenuto". L'assessore Improta: "Questa è una prima resistenza al cambiamento"

Atac ha avviato gli accertamenti per valutare i fatti accaduti lungo la metro A di Roma fra le 8 e le 9 del mattino, in particolare in coincidenza con l'attivazione dello sciopero previsto per le 8.30. Questa mattina i cittadini hanno occupato un vagone della metropolitana della linea A alla fermata di Cinecittà. La protesta si è scatenata a seguito dell'interruzione di servizio anticipata alle 8.15 invece delle 8.30 annunciate a causa dello sciopero, secondo le testimonianze dei passeggeri. "Quello che è successo è scandaloso", denuncia all'Adnkronos una delle persone a bordo del convoglio.

"Dalle ore 8.15, con la banchina strapiena di Anagnina, direzione Battistini - racconta un cittadino - la metro non è più passata eppure ci hanno fatto entrare nella stazione perché lo sciopero sarebbe iniziato solo a partire dalle 8.30. Ma le vetture in arrivo continuavano a dirigersi al deposito invece di caricare i passeggeri. Dopo le prime proteste e l'intervento della polizia, un treno ci ha finalmente caricati ad Anagnina ma a Cinecittà si è fermato, il macchinista ha spento le luci ed è sceso lasciandoci qui. Noi restiamo sul treno non ce ne andiamo".

"L'Atac ci ha rilasciato un foglio di dichiarazione di ritardo che attesta che il servizio ha subito un blocco dovuto a interruzione causa sciopero dalle ore 8.15 - racconta all'Adnkronos una delle persone all'interno del convoglio - praticamente, un attestato di incapacità a gestire i turni per garantire al cittadino il servizio fino alle 8.30", orario che era stato indicato per l'inizio dello sciopero.

Orario non rispettato, visto che la metropolitana A, a quanto denunciano gli utenti, da Anagnina ha interrotto il servizio alle 8,15. Altrove, i passeggeri sono stati scaricati alla fermata raggiunta alle 8.30, invece di terminare la corsa. Proteste dei passeggeri anche alle stazioni di Arco di Travertino e Barberini.

Enrico Sciarra, direttore della direzione piani e controllo di Atac questa mattina si è recato alla stazione di Cinecittà della Metro A per incontrare i passeggeri. "Se non tutte le sigle hanno aderito allo sciopero, ci chiediamo com'è possibile che non ci sia un solo macchinista intervenuto per portare la metro a destinazione", hanno protestato i cittadini, rivolgendo la domanda a Sciarra. Sul posto, oltre a Fabrizio Di Staso della direzione commerciale e presidio del territorio, è Intervenuta anche la Questura di Roma.

L’Autorità di garanzia per gli scioperi ha poi annunciato in una nota di essere "in contatto da questa mattina, con la prefettura di Roma e l’azienda Atac Spa per ottenere con urgenza ogni utile informazione circa eventuali disservizi, conseguenti allo sciopero del trasporto pubblico locale in corso, denunciati da diversi utenti e dagli organi di informazione". "Qualora venissero rilevate violazioni di legge - sottolineano - l’Autorità non esiterà ad aprire un procedimento, per valutare l’adozione delle relative sanzioni".

Il Codacons ha poi annunciato: “Presentiamo oggi stesso un esposto alla Procura di Roma e all’Autorità Garante per gli scioperi, affinché faccia luce su quanto avvenuto - afferma il presidente Carlo Rienzi - Se dovessero emergere irregolarità nello svolgimento dello sciopero e il mancato rispetto delle fasce di garanzia, chiederemo una multa pesantissima in capo a sindacati e lavoratori, i quali saranno inoltre chiamati a risarcire direttamente i passeggeri coinvolti nei disagi”.

"Certo è - sottolinea Atac - che l'attuale quadro normativo e regolatorio che disciplina gli scioperi nel settore del trasporto locale offre diversi strumenti a chi voglia assumere comportamenti formalmente corretti ma sostanzialmente fuori dalle regole".

"Valga come esempio la circostanza che i lavoratori del tpl non sono chiamati a dover dichiarare lo sciopero prima dell'inizio del servizio - aggiunge Atac - Ciò impedisce all'azienda di organizzare in maniera efficace i turni per limitare al massimo i disagi ai cittadini e contribuisce a determinare eventi come quelli accaduti oggi".

Atac sottolinea inoltre che "è in corso la predisposizione della relazione da inviare all’autorità garante dello Sciopero e precisa che non possono essere escluse, tra le motivazioni che hanno scatenato i disagi, le difficoltà di accettazione da parte di alcune sigle sindacali della piattaforma riorganizzativa che l’azienda ha recentemente varato e che mira a recuperi di produttività, facendo aumentare le ore effettive di guida dei macchinisti dalle 736 alle previste 950 all’anno".

L'Atac ha poi fatto sapere di aver avviato un indagine interna per chiarire quanto accaduto. "Fra i disagi della mattina, si è segnalato quello del treno partito da Anagnina poco prima delle 8.30 ed arrivato poco dopo a Cinecittà, dove alcuni passeggeri si sono trattenuti sul treno in forma di protesta - prosegue Atac - Sul posto sono giunti i vertici Atac che si sono scusati per le problematiche, confermando che l'indagine interna è stata avviata ed avrà l’obiettivo di appurare l’accaduto anche per poter individuare iniziative a tutela dei diritti dei passeggeri".

"Se nel corso dell'analisi dei fatti dovessero emergere comportamenti difformi da ciò che prevedono le norme sul diritto di sciopero - sottolinea il Presidente di Atac Roberto Grappelli - l'azienda procederà con sanzioni esemplari".

Dura la reazione del Campidoglio con l'assessore ai Trasporti di Roma Guido Improta che ha sottolineato come lo sciopero sia una prima resistenza al cambiamento:"È uno sciopero che va un po' letto in controluce nel senso che l'adesione è largamente superiore rispetto all'organizzazione sindacale che l'ha indetto, quindi c'è un segnale che i lavoratori vogliono mandare alle organizzazioni sindacali rispetto al percorso di risanamento che in maniera consapevole queste organizzazioni hanno invece avviato con l'amministrazione capitolina".

"È chiaro - ha detto ancora Improta- che ci aspettiamo all'inizio delle resistenze e la giornata di oggi penso sia la prima di queste resistenze al cambiamento. Purtroppo quello che a me dispiace sono questi blitz, agguati immotivati. C'è il diritto di sciopero - ha spiegato - ma deve essere regolato e uno dei fattori di regolazione è la corretta e tempestiva informazione ai cittadini con i quali -ha concluso Improta- non posso che scusarmi sapendo che le scuse servono a poco per chi ha avuto una giornata di lavoro ostacolata".

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