Al via il processo d'appello per il crollo che fece otto vittime. Chiesta la stessa pena per gli imputati già condannati in primo grado. Si tratta degli autori dei lavori di restauro effettuati nel 2000 e del tecnico dell’Azienda per il diritto allo studio che gestiva la struttura
E’ iniziato stamani dinanzi ai giudici della Corte d’Appello dell’Aquila il processo di appello per il crollo della Casa dello Studente avvenuta la notte del 6 aprile 2009 in occasione della violenta scossa di terremoto che provocò la morte di 309 persone e la distruzione della città. Nel crollo persero la vita otto studenti. Si tratta di uno dei filoni più importanti della maxi inchiesta sul terremoto.
In primo grado sono stati condannati per omicidio colposo, disastro colposo e lesioni Tancredi Rosicone, Berardino Pace e Pietro Centofani alla pena di quattro anni. Si tratta di tecnici autori dei lavori di restauro effettuati nel corso del 2000 allo stabile crollato mentre Pietro Sebastiani, tecnico dell’Azienda per il diritto allo studio che gestiva la struttura, fu condannato a due anni e sei mesi. Nel corso del suo intervento oggi il Procuratore Generale Alberto Sgambati ha confermato l’accusa e quindi la richiesta delle pene inflitte con la sentenza di primo grado ai quattro imputati.