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Giustizia: tirocinanti tribunali a piazza Montecitorio, in 2700 senza futuro

28 aprile 2015 | 14.16
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Impiegati in un progetto di supporto alla cassa integrazione, ma finito l'ammortizzatore sociale devono lasciare i Palazzi di Giustizia.

Tirocinanti giustizia in piazza Montecitorio - Foto Adnkronos
Tirocinanti giustizia in piazza Montecitorio - Foto Adnkronos

Una bara di cartone in piazza Montecitorio con su scritto 'giustizia'. Ad agitarla, passandola di braccia in braccia, i tirocinanti dei tribunali arrivati da tutta Italia. Lavoratori di tutte le età, dai 30 ai 60 anni, che chiedono di restare al loro posto, perché ciascuno di loro rischia di andare a casa. "Siamo entrati nei Palazzi di Giustizia - spiega Felice Pizzuti, tirocinante al Tribunale civile di Roma - con un progetto per cassaintegrati. Impiegati nei tribunali con un rimborso spese. Io, ad esempio, percepivo 10 euro al giorno per 36 ore settimanali".

"Ma la speranza, per ciascuno di noi - prosegue Pizzuti - era quella di un'opportunità, uno spiraglio, una volta terminata la cassa integrazione. Anche perché se ci hanno impiegato nei Palazzi di giustizia e perché ce n'era effettivamente bisogno. E invece, finito l'ammortizzatore sociale si torna a casa. E di questi tempi, con questa crisi senza precedenti, non è semplice. Siamo qui per attirare l'attenzione e accendere i riflettori dei media sul nostro dramma. La bara? Rappresenta il nostro futuro e quello della giustizia italiana, a rischio paralisi".

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