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Rifiuti: smaltimento illegale, Dia confisca beni per un valore di 5 mln

12 maggio 2015 | 08.03
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La Direzione Investigativa Antimafia di Napoli ha eseguito un decreto di confisca di prevenzione, per un valore complessivo di 5 milioni di euro, emesso dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) - Sez. Misure di Prevenzione, nei confronti dei fratelli Generoso, 68enne, Elio, 64enne e Raffaele Roma 61enne, originari di Trentola Ducenta (Caserta).

Il provvedimento, emesso su proposta del Direttore della Dia, ha colpito società, beni mobili, immobili e rapporti finanziari intestati o riconducibili ai fratelli Roma, imprenditori nel settore dello smaltimento dei rifiuti e personaggi ritenuti pericolosi a causa dei loro stretti rapporti con la fazione Bidognetti del clan dei casalesi.

Le approfondite indagini eseguite dagli investigatori della Dia napoletana hanno ricostruito imponenti flussi finanziari e patrimoniali accertando che, anche mediante l’impiego di prestanomi, i fratelli Roma erano in rapporti di affari con Gaetano Cerci, nipote del capo clan Francesco Bidognetti, e Cipriano Chianese, anch’esso attivo nel settore dei rifiuti, già destinatario di un provvedimento di sequestro.

I fratelli Roma, in particolare, assolvevano il ruolo di intermediari, trasportatori, depositari e smaltitori dei rifiuti illecitamente conferiti nel territorio campano, nell’interesse dei casalesi, generando una cospicua provvista finanziaria illegittima, messa poi a disposizione del clan.

L’attività criminale, già sfociata in provvedimenti giudiziari per traffico illecito di rifiuti e disastro ambientale, si spingeva anche nell’alterazione, e, addirittura, nella formazione di falsi certificati di analisi della spazzatura, realizzando così lo smaltimento illecito di un’impressionante quantità di rifiuti speciali pericolosi, caratterizzati dalla presenza di elementi fortemente inquinanti. Il valore delle società e di tutti i beni mobili, immobili e delle consistenze finanziarie confiscate ammonta a oltre 5 milioni di euro.

In particolare, la confisca ha riguardato la R.F.G. Srl, con sede a Trentola Ducenta, attiva nel settore del compostaggio, la Solar Srl, con sede a Napoli, operativa nell’intermediazione dei servizi connessi alla gestione dei rifiuti, la Marino Srl, con sede a Trentola Ducenta, impegnata nello smaltimento rifiuti, la S.I.S.E.R. SAS di Roma Francesco & C., con sede a Villa Literno presso un impianto di compostaggio, la Prodotti Ittici Argentario Srl, con sede a Trentola Ducenta, impegnata nel commercio all’ingrosso di prodotti ittici e la Ma.si. Srl, con sede a Aversa, operativa nella gestione di trattorie, paninoteche e pub.

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