L'uomo investì, con la sua auto un cervo sulla strada a San Felice di Senale, in provincia di Bolzano. Sapendo che la Provincia di Trento era assai più generosa nel risarcimento dei danni causati dall’investimento di ungulati, trasportò il cadavere dell’animale in val di Non, per poi denunciare il fatto
Con la sua auto aveva investito un cervo sulla strada a San Felice di Senale, in provincia di Bolzano. Ma ben sapendo che la Provincia di Trento era assai più generosa nel risarcimento dei danni causati dall’investimento di ungulati, aveva pensato bene di ‘trasportare’ il cadavere dell’animale per ben sette chilometri, fino in località Gregi, in val di Non, per poi denunciare il fatto.
Ora, con la legge finanziaria, anche i cordoni delle borse della Provincia di Trento si sono parecchio stretti, e nell’aprile di un anno fa, quando sono avvenuti i fatti, il 30enne, residente proprio a San Felice di Senale, avrebbe potuto contare su un risarcimento che copriva il 70 per cento del danno. Invece, la Forestale aveva compiuto indagini e smascherato l’uomo, denunciandolo per tentata truffa. Ieri, a Trento, il giudice De Donato lo ha condannato a tre mesi di reclusione, pena sospesa, e ad una multa di 40 euro.